Non possiamo pedalare assieme, è vero ma individualmente sì. Abbiamo perciò pensato di condividere alcune nostre passeggiate già realizzate negli scorsi anni nel nostro sito, come suggerimento per delle uscite in bicicletta che potete rifare in parte e del tutto in autonomia, come preferite. In questo modo, anche se solo “virtulamente”, potremo ricominciare a pedalare insieme .

Troverete da adesso e nelle prossime settimane la descrizione di alcuni percorsi con le curiosità e la storia di alcune luoghi di Bologna e dintorni.
La prima pedalata in città s’intitola :

LA FEDE POPOLARE A BOLOGNA, LA STORIA DELLE 12 CHIESE LUNGO LE MURA

Il percorso parte da Piazza del Baraccano e, percorrendo la Tangenziale delle biciclette che ricalca il tracciato dove sorgeva la cinta muraria, prevede 12 soste tutte da scoprire.
Questo è il link del tracciato

E questa è la descrizione delle chiese che trovate anche nel link cliccando sui segnaposto di ogni tappa. Buon divertimento!
1 – SANTUARIO DI SANTA MARIA DEL BARACCANO

Santa Maria del Baraccano. Cosa significa “ baraccano “? Il torresotto di rinforzo alle mura ha delle fondamenta ma a punta, rivolte verso l’esterno, che ricordano un po’ la “barba “ dei cani , da qui la parola barbacane e poi baraccano. Al termine del XV secolo la chiesa cui era annesso il Conservatorio delle Putte , era una delle più ricche e fiorenti della città . Nel 1682 fu realizzata la cupola da A.Barelli .

2 – CHIESA DI SANTA MARIA DELLE FEBBRI DETTA LA MADONNA DI MIRAMONTE
Chiesa di Santa Maria delle Febbri , detta anche Madonna di Miramonte. Questa era una delle zone più popolari , si sopravviveva in ambienti poco salubri , anche perché sovraffollati e da qui le febbri, infatti le strade prospicenti si chiamavano così (Miramonte e Mirasole ) proprio perché non si potevano vedere né il sole, né i monti.

3 – CHIESA DI SANTA MARIA DELLA LIBERTA’
Chiesa di Santa Maria della Libertà, perché dal 1633 vi si custodiva la Madonna della Libertà, dipinto proveniente dalla casa del gonfaloniere di giustizia, adesso in S. Antonio di Padova. Anche questa era costruita a ridosso di un baraccano, lo si può rivedere nella porta dell’edificio. Come in tanti altri casi, nel
1798 fu soppressa la confraternita e la chiesa fu acquistata da un privato, qui dal conte Caparra, dal 1898 definitivamente trasformata in abitazione, Mura di porta d’Azeglio, in fondo a via della Libertà.

4 – CHIESA DI SANTA MARIA DELL’ISPIRAZIONE DETTA DEI SABATINI
Chiesa di Santa Maria dell’Ispirazione, detta dei Sabatini, in quanto sorta nel 1705, a spese dei devoti della Vergine di San Luca che si radunavano qui, per salire al colle della Guardia, il sabato mattina presto. Poi ampliata nel 1757 e 1788, anche grazie alla famiglia Albergati che chiamò il Dotti. Sciolta la confraternita, sempre nel 1798, rimase aperta al culto, grazie al conte Aldini, ministro di Napoleone; abbattuta nel 1859. Era dove adesso si trovano i giardini dentro porta Saragozza; il dipinto fu trasferito nella prima cappella del portico di San Luca.

5 – CHIESA DELLA NATIVITA’ DI MARIA VERGINE
Chiesa della Natività di Santa Maria Vergine, del 1540, ad opera della relativa confraternita, era circa a metà fra porta Saragozza e porta Sant’Isaia. L’immagine, detta dello Stellario, perché la Madonna emana stelle, è conservata in Certosa. La chiesa fu venduta ai privati e poi demolita con le mura. Per fare posto all’ospedale Roncati.

6 – CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PIETA’ E SAN ROCCO DEL PRATELLO
Chiesa di Santa Maria della Pietà e San Rocco del Pratello, del 1509, ampliata attorno al 1600, già nel 1614 fu realizzato l’oratorio, con la vita di San Rocco, dipinta dal Guercino e la sua scuola. Soppressa la confraternita fu usato come magazzino e camera mortuaria, recuperata e restaurata dopo il 1944: è in via Calari 4.

7 – CHIESA DI SANTA MARIA E SAN VALENTINO DELLA GRADA
Chiesa di Santa Maria e San Valentino della Grada. L’immagine arrivò nel 1576, durante la peste del 1630, la zona fu usata come sepoltura e la Madonna divenne “ del cimitero“. La chiesa poi ampliata, è rimasta aperta fin al 1798 e poi venduta ad un privato. Nel 1934 diventa parrocchia, all’interno la reliquia del capo di San Valentino. E’ in via Calari 8.

8 – CHIESA DI SANTA MARIA DELLE VERGINI DETTA DELLA SANTISSIMA TRINITA’
Chiesa di Santa Maria delle Vergini e della Santissima Trinità, Fondata nel XIV secolo nel XVI la confraternita gestiva già il relativo ospedale, con annesso l’oratorio. Nel 1584 era stata recuperata un’immagine della Madonna con la scritta “ Virgo Virginum “, poi fu ampliato il portico ed ampliato l’ospedale, quindi unito con “ gli ospedali cittadini della vita e della morte “, nel 1798. La chiesa fu chiusa nel 1808 e l’immagine fu trasferita in Certosa. Ora è ancora in restauro. E’ in via Dolfi 8.

9 – CHIESA DEL SANTISSIMO CROCIFISSO DEL PORTO NAVIGLIO DETTA ANCHE MADONNA DEL PORTO
Nel 1600 fu restaurato un crocifisso posto dove il canale usciva dalla città, nel 1632 si costituiva la confraternita, fece costruire una chiesa e vi collocò l’immagine della Madonna, nota come Avvocatessa dei defunti. Nel 1798 venduta a privati, l’immagine fu ceduta alla vicina chiesa dei Santissimi Filippo e Giacomo. La chiesa della Madonna del Porto fu demolita con le mura. Rimaneva in angolo con le vie Pietramellara e Don Minzoni.

10 – SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DEL SOCCORSO O DEL BORGO DI SAN PIETRO
Al posto di una antica porta cittadina, poi murata nel 1327, dove una statua della Madonna proteggeva l’ingresso nel Borgo di San Pietro. Nel 1520 si costruisce una cappella per la statua, ritenuta miracolosa durante la peste e nacque la confraternita del Soccorso. Ampliata nel 1581 ad opera dell’architetto Tibaldi, distrutta nel 1944, ricostruita dall’architetto Vignali. Si trova in viale Masini 5.

11 – CHIESA DI SANTA MARIA INCORONATA
Del 1465, in corrispondenza di una antica porta cittadina poi murata, nei pressi del Borgo San Giacomo. Tra i sec. XVI e XVII vi erano due cappelle e due oratori in più dell’esistente, nell’oratorio piccolo era conservata la pala dell’Incoronazione della Vergine, di Simone dei Crocifissi. La chiesa rimase aperta nonostante fosse venduta a privati e fosse soppressa la confraternita, attualmente compresa nell’edificio opera pia Zoni. Via San Giacomo 3.

12 – CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PIETA’ DETTA DEL PIOMBO POI CASA CARDUCCI
Del 1503 è il ritrovamento di un bassorilievo in piombo, raffigurante una pietà, da qui via del Piombo, si realizzò una piccola chiesa grazie alle donazioni dei fedeli, poi distrutta da un incendio nel 1712. Ricostruita con più semplice architettura, fu poi arricchita di un oratorio affrescato e quindi venduta ai privati nel 1798. Poi trasformata in abitazione ed abitata, dal 1890 al 1907, da Carducci, oggi sede del museo e biblioteca del poeta. Museo Piazza Carducci 5.