È arrivata oggi, 23 settembre 2024, nell’ambito della EuroVelo & Cycling Tourism Conference in corso a Viborg, la nomina ufficiale di FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta a Centro di Coordinamento EuroVelo in Italia.

FIAB, già referente EuroVelo nel nostro Paese dal 2011, vede così accettata la candidatura per evolvere a Centro di Coordinamento EuroVelo nazionale, entrando a pieno titolo nel network NECCs (National EuroVelo Coordination Centres) insieme ad altri 24 paesi.

FIAB nel nuovo ruolo di Centro di Coordinamento EuroVelo

EuroVelo è la rete ciclabile europea nata oltre venticinque anni fa per volontà di European Cyclist’ Federation (ECF) con l’obiettivo di contribuire alla diffusione del cicloturismo e della mobilità attiva, sviluppando un indotto economico per i territori e le comunità toccate dalle 17 ciclovie a lunga percorrenza che, nell’insieme, attraversano 42 paesi. Sono quattro gli itinerari EuroVelo in l’Italia per un totale di circa 5 mila km: la Via Romea Francigena (EV-5), la Ciclovia del Sole (EV-7), la Ciclovia del Mediterraneo (EV-8)e la Baltic-Adriatic (EV-9).

EV7, la ciclabile sull’Adige alle porte di Bolzano

Nel suo ruolo di National EuroVelo Coordination Centre, FIAB gestirà direttamente i rapporti con le Regioni Italiane e altri partner pubblici e privati per sviluppare il cicloturismo nel nostro Paese e, in particolare, gli itinerari EuroVelo. In appoggio alla propria candidatura a NECC, FIAB ha già ricevuto l’adesione da parte di Regione Emilia Romagna, Regione Toscana, Regione Liguria, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Calabria, Regione Puglia, Regione Abruzzo, Provincia Autonoma di Bolzano.

Alessandro Tursi, presidente FIAB, affermaSiamo orgogliosi di questo importante traguardo che conferma il valore e l’autorevolezza acquisiti nel tempo da FIAB nel panorama nazionale e internazionale. Un traguardo importante ma anche l’inizio di una nuova ambiziosa sfida. In questi decenni FIAB, mettendoci cuore, competenza e risorse proprie, ha regalato all’Italia una innovativa prospettiva di economia sostenibile. Da oggi, con la collaborazione e il supporto anche di Regioni e di altri soggetti, si potrà raccogliere appieno quanto seminato.”

(Continua sul sito FIAB)