Imola, città di Andrea Costa, Castel Guelfo, tre santuari lungo il percorso e la rocca degli Sforza

Partiti da Bologna, ci fermeremo a prendere il caffè nell’edificio da cui dipende il toponimo Osteria Grande, poi passato il laghetto, scavalcate la ferrovia e l’autostrada, arriveremo a Gaiana dove potremo ammirare la sua torre (o il suo basamento forte: perché magari volessero farla più alta ? Mistero !). Ci fermeremo un momento al santuario della Madonna del Poggio e poi, per il pranzo al sacco, a Castel Guelfo, località sorta con l’appoggio della già guelfa Bologna, per i fuoriusciti imolesi, dove aveva ottenuto la supremazia la parte ghibellina.
Arriveremo quindi al santuario del Pieratello: il nome fa riferimento al fatto che l’immagine della Madonna, ivi conservata, sembra sia stata trovata sopra un piccolo alberello di pere, quindi il diminutivo Pieratello.
Percorrendo quella che attualmente è la pista ciclabile, pedaleremo su quella che diversi decenni fa era ancora la via Emilia, l’unica strada a lunga percorrenza che attraversasse la regione da est ad ovest.
Arrivati in città potremo vedere, solo dall’esterno, la possente fortezza eretta dagli Sforza, famiglia che ebbe qui, come ultima esponente, Caterina, sposa di Giovanni, un cadetto dei Medici; per un suo figlio in particolare, come per tanti, s’apriva la carriera del soldato di ventura: il fu Ludovico, soprannominato dai nemici Giovanni dalle Bande (Bandiere) Nere, per segnalare quanto fosse tremendo. La sua vita fu segnata da una delle prime armi da fuoco, che ne segnò la fine lenta dovuta ad un’infezione in una gamba, a seguito di una ferita. Ma fece in tempo a dare i natali a Cosimo I dè Medici, primo Granduca di Toscana.
Andremo poi a visitare il terzo santuario di oggi, il convento dell’Osservanza, nel cortile esterno del quale si possono ammirare due monumenti particolari: un compianto al Cristo morto del XIV secolo, di autore sconosciuto, e una particolarissima tribuna (nella foto della locandina), eretta per papa Giulio II Della Rovere, il papa guerriero. A questi si deve l’ultimo tentativo di costruire a Bologna la rocca di Galliera, attorno alla quale, vista anche la riuscita delle precedenti edizioni, aveva fatto realizzare una cittadella fortificata: fatto che però non ne ha modificato l’esito, vista la sua quasi immediata demolizione da parte dei bolognesi. 
Al termine della visita alla città di Imola, andremo a prendere il treno per il rientro, RV TTPER 3924 17:56 da Imola, in arrivo a Bologna Centrale alle 18,26

Data la nota limitazione dei posti-bici sui treni, è necessario prenotarsi entro il 24 ottobre contattando il referente: Marco Frascaroli (m.frascaroli@libero.it).

Ritrovo alle ore 8,15 in piazza XX settembre: partenza appena pronti. Ricordiamo che la sera prima abbiamo portato indietro di un’ora le lancette dell’orologio, per il passaggio dall’ora legale alla solare.

Livello di difficoltà : 2/5
Lunghezza del percorso: circa 60 km.
Tipo fondo prevalente asfalto, piccola sezione di sterrato e prato.
Tipo di bici: da turismo, gravel, mtb, e-bike.
Pranzo: al sacco
Prescrizioni specifiche: lucchetto, acqua, camera d’aria , kit riparazioni.
Costi: treno Imola/Bologna € 4,30 ; bici € 3,50.

Assicurazione: è richiesto il contributo di 2 euro per assicurazione infortuni ai soci FIAB . Ai non soci alla loro prima escursione invece saranno richiesti 5 Euro per copertura infortuni ed RC. Per facilitare la raccolta ai referenti si prega di portare le somme spicciole.