“Il mio cuore per il cuore della UE”: studi in scienze politiche, la bolognese Lucia Bruni è un’appassionata della bicicletta con tanti viaggi sul curriculum. Partirà lunedì 19 giugno dal Campidoglio, rotta verso Bruxelles (con arrivo previsto giovedì 6 luglio), per celebrare i 60 anni di uno degli eventi più importanti del secondo dopoguerra. Nel 1957, la firma dei Trattati di Roma che diedero origine alla Comunità economica europea, embrione dell’Ue.
Il viaggio di Lucia Bruni, socia della Fiab che le ha patrocinato il progetto e che la scorterà con associazioni locali lungo alcuni tratti in Italia, non seguirà la strada più veloce verso il cuore dell’Europa. Tra Italia e Belgio il tragitto è stato pensato proprio per pedalare in tutti e sei i paesi alla base del disegno europeo, comprendendo anche Lussemburgo, Olanda, Germania, e Francia.
Scopo de “Il mio cuore per il cuore della UE” non è una corsa in solitaria, ma uno sforzo corale per raccontare l’Europa dei popoli, quella che ha saputo unire il continente dopo due guerre mondiali. «Ho la passione per i Balcani – racconta Lucia – e penso che l’Europa sia una risorsa anche per quella parte di mondo». Integrazione e dialogo, punti fermi che la viaggiatrice condivide con lo sponsor Granarolo e con diversi sostenitori della sua impresa come Radio Città del Capo, media partner, sulle cui frequenze si potrà seguire il viaggio di Lucia.
Tracce per un futuro che resti di pace per l’Europa, con particolare attenzione sui temi ambientali. La scelta della bicicletta come mezzo di trasporto suggerisce un’alternativa di sostenibilità per i cittadini del vecchio continente. Tanti ne incontrerà Lucia lungo le 18 tappe del suo viaggio alla scoperta dei luoghi simbolo dell’integrazione europea: tra questi anche il Parlamento Europeo, la Corte di Giustizia Europea e Maastricht.