Saliamo a Monte Sole con grande rispetto, quasi con timore.
Abbiamo letto molto sulle vicende del 1944.
Eppure le persone che passarono da quei luoghi nei giorni sfortunati di quell’autunno gettano una luce diversa all’ambiente.
Scene di eroismo, sì, ma familiare. Episodi di vita durissima, resa ancora più “al limite” dalla presenza di truppe regolari ed irregolari.
Ragazzi chiamati ad effettuare scelte impossibili ed a coinvolgere in queste scelte le loro famiglie.
Alcune lapidi, disseminate qua e la’, a ricordare, a volte in modo confuso ed impreciso, alcuni avvenimenti angoscianti.
E noi saliamo in bicicletta quella montagna; con la lentezza e la fatica delle Moutain-Bike da 20 kg, ma saliamo.
Leggiamo pagine che fanno sembrare la nostra fatica un aspetto ridicolo. Ne prendiamo atto ed utilizziamo questi stimoli per approfondire la nostra ricerca.
Parliamo con le persone del luogo. Che parlano. E molti ricordano. Qualcuno piange.
Entriamo nelle case di Sperticano: al posto dei crocifissi troviamo immagini dei sacerdoti caduti in quell’autunno. Ed un’accoglienza in tutti che ci lascia esterefatti.
Facciamo di questo luogo il nostro punto di riferimento. Promettendo a noi stessi di approfondirne la conoscenza storica, culturale, sportiva e geografica…
Dal 1985 ogni anno saliamo in Mountain-Bike a Monte Sole. Che sta cambiando, forse piu’ rapidamente di quanto sarebbe necessario. Ne prendiamo atto ed intanto continuiamo a studiare quelle vicende.