Quella volta che me ne sono andato in giro da solo… Racconto di Giuseppe Lucisano

E’ un po’ che non uscivo in bici.
Oggi volevo andare in cima alla montagna ma sono partito tardi, il tempo era troppo grigio e quando ho visto il cielo ho aspettato più del solito.
Ho sostituito un pedale, rotto nella precedente uscita, e ho iniziato il mio percorso lungo via Montebello dove vado spesso a correre con gli amici.
Passato il ponticello vado verso “La vetta” dove una volta mangiavamo ottime crescentine e non ho ancora idea di dove andrò a finire.
Per adesso mi basta salire su, piano piano e senza fretta. La barretta ce l’ho, la borraccia anche.
Mi spoglio, ho uno strato di troppo, e mi godo queste colline che anche se a pochi km da casa sono splendide. Penso che davvero basta poco per stare bene.
Oggi mi sono bastate meno di 2 ore.
La strada è ripida e diventa la solita mulattiera che finisce in un belvedere con tanto di panchina.
Mi ritrovo affacciato su un balcone naturale lungo il Cammino di Sant’Antonio, guardo a ovest verso la valle dell’Idice.
Non so se proseguire o scendere e fare un altro giro.. Qui la strada finisce e c’è un sentiero sul crinale fangoso. Decido di andare avanti per 400 mt. Nessun problema in MTB ma io ho le gomme da strada e in salita scivolo un po’. Mi tocca fare un po’ di cross e mentre cammino saluto alcuni biker che scendono giù.
Guardo la mia mappa e mi accorgo che posso passare in un tratto in piano, mi trovo su un tappeto di foglie dell’autunno, nel bosco e la bici corre giù anche troppo veloce.

Continua

 

 

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