Chiusura ciclabile di via Sabotino

La comunicazione dell’assessore Colombo del 12 aprile

La mappa del percorso alternativo



Gentilissimi,


come molti di voi già sapranno, dal 29 marzo scorso la pista ciclabile di Via Sabotino è interrotta a seguito di una segnalazione di pericolosità del Comando Vigili del Fuoco riguardo al pericolo di crollo di parti di un edificio facente capo alla Caserma “Mameli”, di proprietà del Demanio, posto a fianco della pista ciclabile nei pressi del civico n. 3 di Via Sabotino.
Gli Uffici competenti stanno attualmente valutando i possibili provvedimenti da intraprendere per ripristinare la continuità dell’itinerario ciclabile n. 1 “Bologna-Casalecchio”, ove tardi ulteriormente la messa in sicurezza dell’edificio demaniale da parte della proprietà.

Al fine di ovviare alla situazione di straordinarietà venutasi a creare, sono stati individuati due itinerari alternativi provvisori, rispettivamente in direzione periferia e in direzione centro, illustrati nella planimetria allegata e di seguito descritti:



Direzione periferia:


Via della Grada – Via Calari – Via Sant’Isaia tratto finale – Via Andrea Costa – Via della Crocetta. Da Via della Crocetta è possibile il rientro sull’itinerario ciclabile n. 1 a partire da Via Valdossola. A questo proposito si informa che per aprire temporaneamente la corsia preferenziale di Via Andrea Costa al transito dei ciclisti è in corso l’adozione di una specifica ordinanza di traffico.



Direzione centro:


Via Valdossola – Via Podgora (con attraversamento di Via Tolmino al semaforo pedonale posto all’intersezione Tolmino – Valdossola) – Via Saffi – Via San Felice. Sarà purtroppo necessario scendere dalla bicicletta e procedere su marciapiede per un tratto di circa 40 m all’intersezione Valdossola / Tofane / Tolmino e nel successivo attraversamento semaforizzato su Via Tolmino. Si fa presente che la corsia preferenziale di Via Saffi in direzione Porta San Felice è da tempo aperta al transito ciclabile.



Nello scusarci per l’innegabile disagio, indipendente purtroppo dalla nostra volontà nelle cause e nei tempi di risoluzione, vi confermiamo il massimo impegno dell’Amministrazione comunale per risolvere il prima possibile il problema che si è venuto a creare. Nel frattempo, vi invitiamo a usare e a far conoscere gli itinerari alternativi sopra indicati, e raccomandiamo il rispetto della chiusura temporanea a tutela dell’incolumità pubblica.



Andrea Colombo


Assessore Mobilità e Trasporti




La nostra risposta del 12 aprile



Apprezziamo che sia stato individuato un percorso alternativo. Ci rammarichiamo che un’alternativa di questo genere, se ce lo aveste chiesto, l’avremmo potuta proporre anche il giorno successivo all’interruzione, mentre ormai sono trascorse due settimane. Ci facciamo carico di indicarla con dei cartelli dal momento che ci risulta che sulla strada non ce ne siano.



Giudichiamo con favore la decisione di aprire alle biciclette la corsia preferenziale di via Andrea Costa ma ci chiediamo: o ci sono i requisiti perché lo sia sempre, oppure la soluzione individuata presenta comunque un margine di rischio.



Le poniamo la seguente domanda: non è possibile creare un cordone protettivo sulla carreggiata attraverso il quale far passare i ciclisti? Magari con le biciclette a mano, ma senza dover aggiungere 500 metri (per ogni senso di marcia) al percorso che per alcuni possono essere nulla ma per i più deboli significano più fatica.
Aggiungiamo che il traffico motorizzato in via Sabotino raggiunge velocità sconsiderate per un’area urbana, qualche strumento di moderazione sarebbe il benvenuto.



Come abbiamo già avuto occasione di dire la ciclabile in questione è la più utile e la più utilizzata della città, interromperla per un periodo la cui durata non è nota lo giudichiamo un grave errore. Siamo sempre a disposizione per qualunque tipo di collaborazione.




La nostra proposta del 15 aprile



Egr. Ass. Colombo,
facciamo seguito alla nostra mail del 12 Aprile.



Ribadiamo che riteniamo un ottimo segnale che l’Assessore, una volta che i tecnici del suo settore hanno individuato una soluzione, si sia premurato di comunicarlo alle Associazioni di categoria per veicolarlo ai soci-utenti. In questi due giorni la nostra Associazione ha fatto opera di capillare informazione ai propri soci e si è adoperata per collocare anche cartelli in loco per avvisare eventuali utenti ignari del fatto di quanto accaduto.



L’oggetto di questa mail è entrare nel dettaglio della soluzione tecnica individuata dai tecnici del Suo settore.


Riteniamo infatti che la deviazione proposta non risolva il problema sulla prima e più percorsa radiale ciclabile bolognese e penalizzi fortemente i ciclisti – e soltanto loro – per un tempo indeterminato. Le proponiamo pertanto una soluzione alternativa che chiediamo al Suo ufficio tecnico di esaminare.



Tenendo ferma la necessità di garantire la portata veicolare su Via Sabotino (numero di veicoli per ora), eliminando (temporaneamente) il parcheggio a strisce blu presente sul lato sud di Via Sabotino, si può deviare l’asse stradale mantenendone la larghezza e ricavando quindi lo spazio (sul lato nord) per una pista ciclabile ad un senso. Quindi sarebbe possibile realizzare una ciclabile a senso unico alternato nel tratto oggetto di attuale manutenzione, separato (ad esempio con jersey) dalla strada.


Per questa deviazione occorrerebbe la realizzazione di un solo scivolo dalla ciclabile alla strada in quanto, di fronte a Via Carso, e’ presente un passaggio pedonale già dotato di un suo scivolo.


L’unica operazione da fare su Via Sabotino e’ la segnalazione della variazione dell’asse stradale (tra l’altro non difficile su una strada a 50km/h, in teoria), che tra l’altro porterebbe ad una maggiore presa di coscienza della problematica da parte di chi transita.


Nel link qui di seguito abbiamo realizzato un rapido schema per spiegare quanto sopra (ultima fotografia):
LINK


Nella stessa cartella sono presenti alcune fotografie scattate in queste giornate che documentano come purtroppo, pur avendo chiuso il tratto ed informato i soci, notiamo che l’utenza che ancora insiste a percorrere la ciclabile chiusa è numericamente rilevante e si trova in condizioni di grave pericolo in prossimità dei blocchi. Evidentemente per questa utenza la deviazione proposta non risulta interessante.



Riteniamo con questa proposta, che Le chiediamo di valutare e proporci eventualmente le contro-deduzioni dei tecnici del Suo Assessorato, si potrebbe ovviare al problema molto velocemente e sicuramente più rapidamente dei tempi – che pure speriamo siano brevi – di ripristino del tratto attualmente chiuso.


In questa stagione la chiusura prolungata della principale arteria ciclabile cittadina riteniamo debba essere scongiurata (anche come messaggio alla popolazione) anche condividendo un minimo il disagio con altri utenti della strada di pari dignità.