Il ciclista respira meno inquinanti di un automobilista!

Nessuno vi ha mai “informato” di quanto sia insano andare a lavorare in bicicletta in mezzo al traffico cittadino e che meglio sarebbe prendere l’auto?

Bene, prima di fare gesti inconsulti – che pure potrebbero essere giustificati ma inutili – fate leggere al vostro interlocutore questi articoli:

Il primo è uno studio completo realizzato dall’Ing. Caranti sull’esistente letteratura scientifica, che dimostra (anche senza la necessità di ulteriori ricerche) che:

a) in auto si respirano più inquinanti rispetto a quanto ci dicano le centraline fisse

b) in bicicletta si respirano meno inquinanti rispetto a chi fa lo stesso percorso in auto.
Scarica l’articolo Il ciclista respira meno inquinanti dell’automobilista.pdf.

Il secondo è un recente (20004) articolo di letteratura scientifica, dal quale riportiamo – tradotti – i passi più significativi, che dimostra chiaramente il titolo di questa pagina:

Una doppia conferma arriva da Michael Chertok e colleghi del New South Wales Health di Sidney (emanazione del Ministero della Salute), in un articolo pubblicato sulla rivista Health Promotion Journal of Australia che studia e confronta l’esposizione agli inquinanti atmosferici di lavoratori che si muovono in auto, treno, bus, bicicletta ed a piedi in Sidney:

a)L’esposizione agli inquinanti atmosferici è molto più alta all’interno delle auto rispetto all’esterno (l’auto, tra tutti i mezzi studiati, è risultato quello che espone alla massima concentrazione di inquinanti; questo fatto è già ben noto in letteratura);

b)I ciclisti (ed anche i pedoni) sono esposti a livelli molto inferiori di benzene rispetto agli occupanti delle auto e livelli decisamente inferiori di biossido d’azoto rispetto agli occupanti dei bus.

I volontari che si sono sottoposti all’analisi hanno percorso il tragitto casa-lavoro (almeno 30 minuti al giorno) con il loro mezzo abituale per due distinte settimane.

In media i partecipanti che hanno utilizzato l’auto hanno viaggiato 403 minuti/settimana, quelli che hanno utilizzato il bus 276 minuti/settimana, i pendolari in treno 331 minuti/settimana, i ciclisti 351 minuti/settimana ed i pedoni 299 minuti/settimana.

Riportiamo di seguito i risultati principali ottenuti dall’analisi dei campioni (medie geometriche), limitandoci all’inquinante benzene in quanto componente più significativo (e più pericoloso) della ricerca:

Benzene
Auto 12.29
Bus 6.94
Bicicletta 6.17
Treno 3.77
Pedone 5.70

Autore, Titolo e Rivista:
Chertok M. et al, Comparison of air pollution exposure for five commuting modes in Sidney – car, train, bus, bicycle and walking – Health Promotion Journal of Australia, 2004;15:63-67

Gli autori concludono che l’utilizzo di sistemi su rotaia (treno) e sistemi che stimolano l’attività fisica (ciclisti e pedoni) risultano valide alternative all’utilizzo dell’auto per ridurre l’esposizione personale agli inquinanti (BTEX in particolare). Ma soprattutto concludono che nel programma 25ennale elaborato dal Governo del North South Wales (Action for Air, air quality management plan) sono state incluse strategie per ridurre l’utilizzo delle auto.

E questo si ottiene anche, rapidamente ed a basso costo rispetto alle “grandi opere”, realizzando e poi potenziando la rete ciclabile.

Un insegnamento – che è poi una conferma di dati già noti, ma… “reperita iuvant” – che ci deve spingere ad insistere prima sulle nostre abitudini e poi sui nostri amministratori al fine di realizzare – con rapidità – quella rete ciclabile che oggi manca: ne va della nostra salute!

Il terzo, per chi conosce l’inglese, è invece un singolo articolo specifico (citato anche nell’articolo di cui al punto precedente), tratto da una delle riviste scientifiche più qualificate del mondo (ah, per la cronaca: è solo uno dei numerosi articoli che tratta l’argomento, con il medesimo risultato… analoghi studi già esistono per le città di Amsterdam, Londra, Parigi, ecc… ed il risultato è anche prevedibile teoricamente sulla base di modelli matematici…). Vi alleghiamo di seguito per completezza di informazione i dati bibliografici, un riassunto ed il testo originale dell’articolo.

Autore, Titolo e Rivista:
Rank J., Folke J., and Jespersen P.H. 2001. Differences in cyclists and car drivers exposure to air pollution from traffic in the city of Copenhagen. Science of the Total 279: 131-136.

Abstract: It has frequently been claimed that cycling in heavy traffic is unhealthy, more so than driving a car. To test this hypothesis, teams of two cyclists and two car drivers in two cars were equipped with personal air samplers while driving for 4 h on 2 different days in the morning traffic of Copenhagen. The air sample charcoal tubes were analysed for their benzene, toluene, ethylbenzene and xylene (BTEX) content and the air filters for particles total dust. The concentrations of particles and BTEX in the cabin of the cars were 24 times greater than in the cyclists breathing zone, the greatest difference being for BTEX. Therefore, even after taking the increased respiration rate of cyclists into consideration, car drivers seem to be more exposed to airborne pollution than cyclists.

Traduzione
Autore, Titolo e Rivista:
Rank J., Folke J., and Jespersen P.H. 2001. Differenze nell’esposizione di ciclisti ed autisti di autoveicoli all’inquinamento atmosferico da traffico nella città di Copenhagen. Science of the Total Environment 279: 131-136.

Riassunto: Per testare questa ipotesi squadre di due ciclisti e di due autisti di auto sono state dotate di campionatori d’aria personali mentre si muovevano per 4 ore in due giornate differenti nel traffico mattutino di Copenhagen. Il prodotto raccolto dai carboni attivi dei campionatori è stato analizzato per rilevare il contenuto di benzene, toluene, etilbenzene e xilene (BTEX) ed i filtri dell’aria per rilevarne il contenuto di polveri.

Quindi, anche dopo aver considerato la maggiore velocità di respirazione del ciclista, gli autisti di autovetture risultano essere più esposti all’inquinamento atmosferico rispetto ai ciclisti.

Volete far respirare meglio i Vostri figli? Portateli a scuola in bicicletta, sull’apposito seggiolino o negli idonei cariolini…

Volete respirare meno inquinanti ed arrivare prima al lavoro (o a scuola)? Usate la bicicletta: respirate meglio, fate attività fisica ed arrivate sempre puntuali al lavoro (o a lezione)… non importa se c’è una fiera, ci sono targhe alterne o se c’è coda in tangenziale…

Volete fare una vacanza o un viaggio davvero memorabili? Prendete la bicicletta (eventualmente utilizzando il servizio treno+bici)…

Siete prima di tutto voi a decidere della vostra salute!

DOMANDA (ricevuta via e-mail)
Buonasera, volevo gentilmente avere informazioni riguardo ai rischi che corro andando in bicicletta quotidianamente in mezzo al traffico cittadino di Firenze, visto tutto quello che si sente parlare in questi giorni di benzene e polveri fini sotto i 10 ppm (per intenderci le emissioni dei nuovi motori diesel). Per informazione io sono uno ex scooterista che ha deciso di usare una bicicletta gli spostamenti di lavoro, faccio circa 350 km il mese, ma non vorrei mettere a repentaglio la mia salute in maniera più massiccia del normale. Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi segnalazione o consiglio sarete in grado di darmi.
Stefano Paolini – Firenze

RISPOSTA
E’ ormai da piu’ di dodici anni che, nella letteratura scientifica, si e’ consolidato il dato che chi va in bicicletta respira molti meno inquinanti rispetto a chi utilizza qualsiasi altro mezzo.
Negli ultimi anni uno studio effettuato a Londra mette in evidenza come, ad esempio chi viaggia in metropolitana, arrivi a respirare anche otto volte la quantita’ di inquinanti respirata da chi va in bicicletta lungo uno stesso tragitto.
Studi analoghi in differenti citta’ (Colonia e Copenaghen, ad esempio, senza citare gli esempi olandesi) hanno dimostrato, se ce ne fosse ancora la necessita’, che chi va in bicicletta respira molti meno inquinanti rispetto a chi utilizza qualsiasi altro mezzo; in particolare tra gli utilizzatori di auto, si e’ visto che coloro che utilizzano i condizionatori d’aria sono soggetti alle piu’ alte concentrazioni interne all’abitacolo.
Il dato non deve stupire. Non esistono filtri (tra quelli installati sui veicoli) in grado di trattenere polveri micrometriche. E men che meno sono utilizzati sistemi per ridurre l’immissione di inquinanti gassosi (benzene, toluene, xileni, ecc…) nell’abitacolo (e quindi nei polmoni).
Viene spesso citato il fatto che il ciclista respiri piu’ velocemente di chi va, ad esempio in auto o su un mezzo pubblico. Prendendo come dato consolidato questo punto (si potrebbe discutere anche su questo – e’ noto che una persona allenata respira meno frequentemente di uno meno allenato -) in alcuni studi si e’ visto che la stessa persona (e questo rende la prova interessante ma anche limitativa) arriva a respirare sino a 2.3 volte sotto sforzo rispetto alle condizioni “a riposo”.
Considerando anche le peggiori condizioni, comunque, numeri alla mano, il ciclista e’ sempre l’utente che respira meno inquinanti di tutti (questo non vuole dire che non respiri niente di nocivo, ma solo che, a parita’ di condizioni, l’utilizzo della bicicletta e’ piu’ “salutare” di altri mezzi…).
Va poi ricordato un altro punto: un bambino trasportato a scuola in bicicletta sul seggiolino apposito non e’ soggetto ad iperventilazione da sforzo. Quindi il trasporto a scuola dei bambini in bicicletta e’ di gran lunga il sistema meno inquinante (per noi, ma soprattutto per loro) oggi esistente nelle nostre citta’.

Non ho, volutamente, fornito dati di letteratura, ne’ riferimenti ad articoli, tra i quali alcuni firmati da chi scrive. Evidentemente questi dati possono essere successivamente forniti, se Le interessa dilettarsi in letture specifiche.

Ho poi taciuto, anche qui volutamente dal momento che non e’ il mio settore specifico, sul fatto che chi svolge regolare attivita’ fisica (e le prove per facilita’ sono state fatte su ciclisti…) e’ soggetto ad una riduzione nei problemi cardio-vascolari superiore al 50%…
Quindi altroche’ mettere a repentaglio la salute…

Cordiali saluti e… in bicicletta!.

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Nessuno vi ha mai “informato” di quanto sia insano andare a lavorare in bicicletta in mezzo al traffico cittadino e che meglio sarebbe prendere l’auto?

Bene, prima di fare gesti inconsulti – che pure potrebbero essere giustificati ma inutili – fate leggere al vostro interlocutore questi articoli:

Il primo è uno studio completo realizzato dall’Ing. Caranti sull’esistente letteratura scientifica, che dimostra (anche senza la necessità di ulteriori ricerche) che:

a) in auto si respirano più inquinanti rispetto a quanto ci dicano le centraline fisse

b) in bicicletta si respirano meno inquinanti rispetto a chi fa lo stesso percorso in auto.

Scarica l’articolo Il ciclista respira meno inquinanti dell’automobilista.pdf.

Il secondo è un recente (20004) articolo di letteratura scientifica, dal quale riportiamo – tradotti – i passi più significativi, che dimostra chiaramente il titolo di questa pagina:

Una doppia conferma arriva da Michael Chertok e colleghi del New South Wales Health di Sidney (emanazione del Ministero della Salute), in un articolo pubblicato sulla rivista Health Promotion Journal of Australia che studia e confronta l’esposizione agli inquinanti atmosferici di lavoratori che si muovono in auto, treno, bus, bicicletta ed a piedi in Sidney:

a)L’esposizione agli inquinanti atmosferici è molto più alta all’interno delle auto rispetto all’esterno (l’auto, tra tutti i mezzi studiati, è risultato quello che espone alla massima concentrazione di inquinanti; questo fatto è già ben noto in letteratura);

b)I ciclisti (ed anche i pedoni) sono esposti a livelli molto inferiori di benzene rispetto agli occupanti delle auto e livelli decisamente inferiori di biossido d’azoto rispetto agli occupanti dei bus.

I volontari che si sono sottoposti all’analisi hanno percorso il tragitto casa-lavoro (almeno 30 minuti al giorno) con il loro mezzo abituale per due distinte settimane.

In media i partecipanti che hanno utilizzato l’auto hanno viaggiato 403 minuti/settimana, quelli che hanno utilizzato il bus 276 minuti/settimana, i pendolari in treno 331 minuti/settimana, i ciclisti 351 minuti/settimana ed i pedoni 299 minuti/settimana.

Riportiamo di seguito i risultati principali ottenuti dall’analisi dei campioni (medie geometriche), limitandoci all’inquinante benzene in quanto componente più significativo (e più pericoloso) della ricerca:

Benzene
Auto 12.29
Bus 6.94
Bicicletta 6.17
Treno 3.77
Pedone 5.70

Autore, Titolo e Rivista:
Chertok M. et al, Comparison of air pollution exposure for five commuting modes in Sidney – car, train, bus, bicycle and walking – Health Promotion Journal of Australia, 2004;15:63-67

Gli autori concludono che l’utilizzo di sistemi su rotaia (treno) e sistemi che stimolano l’attività fisica (ciclisti e pedoni) risultano valide alternative all’utilizzo dell’auto per ridurre l’esposizione personale agli inquinanti (BTEX in particolare). Ma soprattutto concludono che nel programma 25ennale elaborato dal Governo del North South Wales (Action for Air, air quality management plan) sono state incluse strategie per ridurre l’utilizzo delle auto.

E questo si ottiene anche, rapidamente ed a basso costo rispetto alle “grandi opere”, realizzando e poi potenziando la rete ciclabile.

Un insegnamento – che è poi una conferma di dati già noti, ma… “reperita iuvant” – che ci deve spingere ad insistere prima sulle nostre abitudini e poi sui nostri amministratori al fine di realizzare – con rapidità – quella rete ciclabile che oggi manca: ne va della nostra salute!

Il terzo, per chi conosce l’inglese, è invece un singolo articolo specifico (citato anche nell’articolo di cui al punto precedente), tratto da una delle riviste scientifiche più qualificate del mondo (ah, per la cronaca: è solo uno dei numerosi articoli che tratta l’argomento, con il medesimo risultato… analoghi studi già esistono per le città di Amsterdam, Londra, Parigi, ecc… ed il risultato è anche prevedibile teoricamente sulla base di modelli matematici…). Vi alleghiamo di seguito per completezza di informazione i dati bibliografici, un riassunto ed il testo originale dell’articolo.

Autore, Titolo e Rivista:
Rank J., Folke J., and Jespersen P.H. 2001. Differences in cyclists and car drivers exposure to air pollution from traffic in the city of Copenhagen. Science of the Total 279: 131-136.

Abstract: It has frequently been claimed that cycling in heavy traffic is unhealthy, more so than driving a car. To test this hypothesis, teams of two cyclists and two car drivers in two cars were equipped with personal air samplers while driving for 4 h on 2 different days in the morning traffic of Copenhagen. The air sample charcoal tubes were analysed for their benzene, toluene, ethylbenzene and xylene (BTEX) content and the air filters for particles total dust. The concentrations of particles and BTEX in the cabin of the cars were 24 times greater than in the cyclists breathing zone, the greatest difference being for BTEX. Therefore, even after taking the increased respiration rate of cyclists into consideration, car drivers seem to be more exposed to airborne pollution than cyclists.

Traduzione
Autore, Titolo e Rivista:
Rank J., Folke J., and Jespersen P.H. 2001. Differenze nell’esposizione di ciclisti ed autisti di autoveicoli all’inquinamento atmosferico da traffico nella città di Copenhagen. Science of the Total Environment 279: 131-136.

Riassunto: Per testare questa ipotesi squadre di due ciclisti e di due autisti di auto sono state dotate di campionatori d’aria personali mentre si muovevano per 4 ore in due giornate differenti nel traffico mattutino di Copenhagen. Il prodotto raccolto dai carboni attivi dei campionatori è stato analizzato per rilevare il contenuto di benzene, toluene, etilbenzene e xilene (BTEX) ed i filtri dell’aria per rilevarne il contenuto di polveri.

Quindi, anche dopo aver considerato la maggiore velocità di respirazione del ciclista, gli autisti di autovetture risultano essere più esposti all’inquinamento atmosferico rispetto ai ciclisti.

Volete far respirare meglio i Vostri figli? Portateli a scuola in bicicletta, sull’apposito seggiolino o negli idonei cariolini…

Volete respirare meno inquinanti ed arrivare prima al lavoro (o a scuola)? Usate la bicicletta: respirate meglio, fate attività fisica ed arrivate sempre puntuali al lavoro (o a lezione)… non importa se c’è una fiera, ci sono targhe alterne o se c’è coda in tangenziale…

Volete fare una vacanza o un viaggio davvero memorabili? Prendete la bicicletta (eventualmente utilizzando il servizio treno+bici)…

Siete prima di tutto voi a decidere della vostra salute!

DOMANDA (ricevuta via e-mail)
Buonasera, volevo gentilmente avere informazioni riguardo ai rischi che corro andando in bicicletta quotidianamente in mezzo al traffico cittadino di Firenze, visto tutto quello che si sente parlare in questi giorni di benzene e polveri fini sotto i 10 ppm (per intenderci le emissioni dei nuovi motori diesel). Per informazione io sono uno ex scooterista che ha deciso di usare una bicicletta gli spostamenti di lavoro, faccio circa 350 km il mese, ma non vorrei mettere a repentaglio la mia salute in maniera più massiccia del normale. Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi segnalazione o consiglio sarete in grado di darmi.
Stefano Paolini – Firenze

RISPOSTA
E’ ormai da piu’ di dodici anni che, nella letteratura scientifica, si e’ consolidato il dato che chi va in bicicletta respira molti meno inquinanti rispetto a chi utilizza qualsiasi altro mezzo.
Negli ultimi anni uno studio effettuato a Londra mette in evidenza come, ad esempio chi viaggia in metropolitana, arrivi a respirare anche otto volte la quantita’ di inquinanti respirata da chi va in bicicletta lungo uno stesso tragitto.
Studi analoghi in differenti citta’ (Colonia e Copenaghen, ad esempio, senza citare gli esempi olandesi) hanno dimostrato, se ce ne fosse ancora la necessita’, che chi va in bicicletta respira molti meno inquinanti rispetto a chi utilizza qualsiasi altro mezzo; in particolare tra gli utilizzatori di auto, si e’ visto che coloro che utilizzano i condizionatori d’aria sono soggetti alle piu’ alte concentrazioni interne all’abitacolo.
Il dato non deve stupire. Non esistono filtri (tra quelli installati sui veicoli) in grado di trattenere polveri micrometriche. E men che meno sono utilizzati sistemi per ridurre l’immissione di inquinanti gassosi (benzene, toluene, xileni, ecc…) nell’abitacolo (e quindi nei polmoni).
Viene spesso citato il fatto che il ciclista respiri piu’ velocemente di chi va, ad esempio in auto o su un mezzo pubblico. Prendendo come dato consolidato questo punto (si potrebbe discutere anche su questo – e’ noto che una persona allenata respira meno frequentemente di uno meno allenato -) in alcuni studi si e’ visto che la stessa persona (e questo rende la prova interessante ma anche limitativa) arriva a respirare sino a 2.3 volte sotto sforzo rispetto alle condizioni “a riposo”.
Considerando anche le peggiori condizioni, comunque, numeri alla mano, il ciclista e’ sempre l’utente che respira meno inquinanti di tutti (questo non vuole dire che non respiri niente di nocivo, ma solo che, a parita’ di condizioni, l’utilizzo della bicicletta e’ piu’ “salutare” di altri mezzi…).
Va poi ricordato un altro punto: un bambino trasportato a scuola in bicicletta sul seggiolino apposito non e’ soggetto ad iperventilazione da sforzo. Quindi il trasporto a scuola dei bambini in bicicletta e’ di gran lunga il sistema meno inquinante (per noi, ma soprattutto per loro) oggi esistente nelle nostre citta’.

Non ho, volutamente, fornito dati di letteratura, ne’ riferimenti ad articoli, tra i quali alcuni firmati da chi scrive. Evidentemente questi dati possono essere successivamente forniti, se Le interessa dilettarsi in letture specifiche.

Ho poi taciuto, anche qui volutamente dal momento che non e’ il mio settore specifico, sul fatto che chi svolge regolare attivita’ fisica (e le prove per facilita’ sono state fatte su ciclisti…) e’ soggetto ad una riduzione nei problemi cardio-vascolari superiore al 50%…
Quindi altroche’ mettere a repentaglio la salute…

Cordiali saluti e… in bicicletta!

Martino Caranti