San Lazzaro di Savena aderisce alla Carta di Bruxelles

Dopo Bologna anche San Lazzaro assume impegni per migliorare la mobilita’ urbana


Insieme
a Bologna, anche San Lazzaro sottoscrive la Carta di Bruxelles, un
impegno volontario che i comuni possono decidere di assumere per
aumentare la mobilita’ su due ruote.


Qui
l’articolo di stampa che comunica ufficialmente la decisione di San
Lazzaro di Savena
.






Sottoscrivendo
il documento i Comuni si impegnano a:
1) sollecitare Commissione e
Parlamento europeo ad attivare politiche adeguate per portare nei
Paesi dell’Unione Europea l’uso della bicicletta come mezzo di
trasporto abituale dall’attuale 5% al 15% entro il 2020;
b)
assumere direttamente iniziative locali finalizzate a far aumentare
al 15% il “modal share” (ripartizione modale) della
bicicletta e a ridurre del 50%, entro lo stesso termine, gli
incide
nti mortali che colpiscono i ciclisti
migliorando la sicurezza delle strade.

Sono
molte le citta’, anche italiane, firmatarie della carta di Bruxelles,
tra queste vale la pena citare Milano e Reggio Emilia.






Di
seguito il documento del testo della Carta di Bruxelles in italiano.
Altri comuni della Provincia di Bologna interessati a sottoscrivere
la Carta per migliorare la propria politica della mobilita’ locale
sono invitati a mettersi in comunicazione con il Presidente
(presidente@montesolebikegroup.it
) o il Segretario (segreteria@montesolebikegroup.it
) del Gruppo per semplificare le procedure e passare alla fase
attuativa.











CARTA
DI BRUXELLES


La
diffusione della mobilità in bicicletta contribuisce a rendere
città più vivibili, un trasporto urbano più
efficiente, strade meno congestionate e meno rumorose, un’attività
fisica individuale utile a combattere la sedentarietà, maggior
sicurezza delle strade. Inoltre favorisce la lotta ai cambiamenti
climatici, il risparmio dei carburanti fossili, lo sviluppo del
turismo sostenibile.
In occasione di Velo-City®2009 a
Bruxelles
Le città firmatarie del presente documento si
impegnano a:

a)
attuare politiche adeguate finalizzate a raggiungere almeno il 15% di
spostamenti in bicicletta nel proprio territorio entro il 2020, o una
percentuale maggiore se quel limite fosse stato già
raggiunto;
b) ridurre almeno del 50% il rischio di incidenti
mortali per i ciclisti entro il 2020;
c) realizzare cicloposteggi
e politiche contro il furto delle bici;
d) attivare opportune
iniziative per aumentare gli spostamenti sicuri in bicicletta nei
percorsi casa-scuola e casa-lavoro;
e) contribuire allo sviluppo
del turismo sostenibile investendo per migliorare e incrementare il
turismo in bicicletta.
f) cooperare più strettamente con:
1) le associazioni di utenti della bicicletta, 2) le organizzazioni
dei dettaglianti e dei produttori di bici, 3) tutti gli altri
soggetti interessati come polizia, consulenti e centri di esperienza,
tecnici e costruttori di infrastrutture, per raggiungere gli
obiettivi prefissi e per essere di buon esempio per altre città.


La
città firmataria, insieme a tutte le altre che hanno già
sottoscritto la Carta di impegni, chiedono alla Commissione Europea e
al Parlamento Europeo di:

a)
fissare l’obiettivo di raggiungere almeno il 15% di spostamenti
in bicicletta nella ripartizione modale in Europa, entro l’anno
2020;
b) istituire la figura del Responsabile Europeo della
Mobilità ciclistica nell’amministrazione della
Commissione Europea
c) Creare un gruppo inter-parlamentare sulla
Mobilità in bicicletta nel Parlamento Europeo
d) Finanziare
in maniera adeguata appositi Programmi europei finalizzati a
sostenere quelle città e quelle ONG che promuovono gli
spostamenti in bicicletta in Europa.


Inoltre,
i firmatari della Carta chiedono alle Autorità di tutto il
mondo, a tutti i livelli, di promuovere in modo deciso la mobilità

ciclistica di incorporare tale forma di mobilità sostenibile
in tutte le aree delle politiche (sanità, pianificazione
territoriale, gestione delle città, economia, mobilità
e traffico, tempo libero, sport, turismo).





Martino Caranti