Ciclisti e ciclofficine restino aperti: la lettera delle associazioni bike friendly al ministro Patuanelli

Egr. On.le Stefano PATUANELLI, Ministro dello Sviluppo Economico

 A.P.S. Salvaiciclisti Roma, A.P.S. Salvaiciclisti Bologna, Rete Vivinstrada, FIAB ONLUS, A.D.S. Napoli Pedala, A.S.D. Milano Bicycle Coalition, A.P.S. Legambici, Bike to school, FIAB Firenze Ciclabile Onlus, Alleanza Mobilità Dolce, Fondazione Michele Scarponi Onlus

Le intestate Associazioni sono qui a rappresentare quanto segue.

 • Il D.P.C.M. del 22 marzo 2020, pubblicato in GU Serie Generale n.76 del 22-03-2020rubricato “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6”, reca misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale, 

• All’art. 1 comma 1 lett. a) è stabilito che “sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 e salvo quanto di seguito disposto”;
• Nell’elenco delle attività ritenute essenziali, di cui all’allegato 1 del predetto DPCM del 22 marzo 2020, sono riportati i codici ATECO relativi alla manutenzione e riparazione, nonché commercio, di parti ed accessori di autoveicoli e motocicli, mentre non è inserito il codice Ateco 95.29.02 relativo riparazione delle biciclette;
• Detta esclusione dall’elenco delle attività essenziali appare profondamente discriminatorio per un’ampia parte della popolazione che ha scelto la bicicletta quale unico o prevalente mezzo di trasporto per tutte le proprie attività quotidiane, come andare a lavoro e/o svolgere le proprie attività necessarie previste dal decreto;
• L’intera categoria dei corrieri in bicicletta ad esempio, che utilizzano la bicicletta come strumento di lavoro, risulta danneggiata da questa esclusione, in quanto nell’ipotesi di rottura del mezzo o bisogno di manutenere lo stesso, si trova nell’impossibilità di provvedere alla sua riparazione;
• Vista l’esclusione in commento, appare pertanto necessario che si provveda alla integrazione dell’elenco dei codici ATECO inserendo nella lista quello relativo all’attività di riparazione di biciclette (95.29.02);
• La modifica richiesta risulta possibile alla stregua dello stesso decreto, laddove all’art.1 comma 1 lett. a) ultimo capoverso è stabilito che: “L’elenco dei codici di cui all’allegato 1 può essere modificato con decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze”;
•  Atteso quanto sopra significato, le su intestate Associazioni

 CHIEDONO

 alle S.V.Ill.me la modifica dell’allegato 1 di cui al D.P.C.M. del 22 marzo 2020 pubblicato in GU Serie Generale n.76 del 22-03-2020 e l’inserimento del codice ATECO 95.29.02 relativamente alla riparazione delle biciclette, in quanto mezzo di trasporto essenziale per un’ampia fascia della popolazione e strumento di lavoro per i corrieri in bicicletta.

 Sicuri di un Vs pronto riscontro, distinti saluti.