Riforma del Codice della Strada: l’intervento Fiab in Commissione Trasporti alla Camera

Fiab è stata audita martedì 5 marzo in Commissione IX Trasporti della Camera dei Deputati, dove  ha proposto specifiche modifiche del Codice della Strada, una battaglia politica su cui da anni la Federazione è impegnata. A prendere la parola sono stati il consigliere nazionale Enrico Chiarini, Valerio Montieri (Area Tecnica Fiab) e il nostro esperto di sicurezza stradale Edoardo Galatola. Il sottosegretario Diego De Lorenzis, che ha presieduto la Commissione, ha mostrato interesse verso quanto Fiab ha da dire sulle urgenze nazionali per favorire la mobilità ciclistica. La Riforma del Codice della Strada è ora in mano al Governo che ha ricevuto la delega dal Parlamento.

«Abbiamo parlato della moderazione della velocità come condizione necessaria per favorire la ciclabilità diffusa – spiega Enrico Chiarini – Il concetto di safety in numbers dimostra come la sicurezza sia funzionale anche al numero dei ciclisti in strada. Il casco per i ciclisti è utile, ma renderlo obbligatorio potrebbe ridurre il numero di chi si muove in bicicletta». Tema su cui abbiamo pubblicato di recente un confronto con varie realtà europee. Altro argomento cruciale per la mobilità attiva e il diritto allo spazio pubblico è quello del doppio senso ciclabile, «una misura facile e di grande utilità per facilitare gli spostamenti in città». Come ha aggiunto Montieri «sul doppio senso ciclabile abbiamo cercato  di illustrare oltre al tema della sicurezza intrinseca, anche le implicazioni positive per il traffico perché si garantirebbe il maggior utilizzo della sede stradale»

Il percorso di Riforma del Codice della Strada ha inizio nella XVI legislatura (2008-2013) come spiega Galatola. «La giornata è stata utile, ma non certo risolutiva. Siamo di fronte a proposte di intervento in ordine sparso accorpate per esser discusse congiuntamente. I nostri punti chiave che abbiamo presentato in Commissione sono safety in numbers e riduzione della velocità nelle aree urbane».

L’impegno di Fiab – che rappresenta 187 associazioni sul territorio nazionali ed è megafono di oltre 18mila iscritti – continuerà anche nelle sedi istituzionali. Insieme a noi hanno parlato anche Salvaciclisti e Italian Cycling Embassy. Come hanno ricordato i rappresentanti Fiab, a Roma c’è stato spazio per far cenno alla tecnologia ISA, di cui vi abbiamo descritto le potenziali e utili applicazioni per la sicurezza degli utenti attivi della strada.

L’incontro è stato commentato anche dalla Presidente Fiab Giulietta Pagliaccio. «La presenza compatta di Fiab, Salvaiciclisti e ICE ha dato il senso di una vasta rappresentanza di cittadini e cittadine che vuole esclusivamente poter usare in sicurezza la propria bicicletta come mezzo di trasporto, l’unico realmente sostenibile che può dare risposte immediate ai problemi di traffico e inquinamento delle città. Siamo tanti e sempre di più e la politica ci deve delle soluzioni perché termini questa mattanza sulle strade».

In precedenza Fiab si era già ampiamente espressa a favore del doppio senso ciclabile come pratica che facilita gli spostamenti in bici (Dal sito di Fiab Onlus)

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