APERITIVI BIRRE E CICLABILI
L’ABC DEL MERCOLEDI’
BIGHELLONATE SERALI A CURA DI
FIAB BOLOGNA MONTE SOLE BIKE GROUP
Torna l’estate e tornano le nostre passeggiate serali tra aperitivi, birre e tanto altro, di nuovo a pedalare sulle ciclabili di Bologna e dintorni. Tutti i mercoledì dal 19 giugno al 18 settembre partendo da piazza Maggiore avremo la possibilità di scoprire il nostro territorio e tanti suoi aspetti poco conosciuti , conoscere altre associazioni e comunità bolognesi.
Sarà anche l’occasione di percorrere le ciclabili cittadine esistenti e di vedere che Bologna è veramente a portata di bicicletta : anche quotidianamente ci si può muovere in città pedalando.
Una scusa per stare insieme, chiacchierare e bighellonare.
11 serate a spasso per Bologna e dintorni con premi finali per i partecipanti più presenti.
Mercoledì 19 giugno – In bici alla Moschea per conoscere la Comunità islamica bolognese
Se c’è un argomento che sentiamo lontano, travolti come siamo da sentimenti di repulsione per i trascorsi di secoli e per le frequenti tragedie dei nostri giorni è proprio questo: noi e l’Islam!
Fa parte dello spirito di Fiab Bologna – Monte Sole Bike Group andare oltre gli steccati, imparare, mettere il naso dove c’è sospetto e ritrosia, conoscere gli altri e vedere i problemi dalla parte delle radici ascoltando le ragioni degli altri.
Per questo andiamo incontro con l’Imam che ci riceverà in Moschea: il burqua, il velo, le donne, Gesù e i Profeti, Maometto e la violenza e tutti gli altri argomenti che ci portiamo dentro.
E al termine della visita, un passaggio alla Cremeria Scirocco per completare la serata..
Ritrovo in Piazza Maggiore alle ore 20,15.
Appuntamento con i soci di San Lazzaro alle ore 20,50 lungo la ciclabile per San Lazzaro in angolo con via Lenin.
Assicurazione: è richiesto il contributo di 1 euro per assicurazione infortuni ai soci di Monte Sole Bike Group. Ai non soci invece saranno richiesti 3 Euro per copertura infortuni ed RC. Per facilitare la raccolta ai referenti si prega di portare le somme spicciole.Luci funzionanti obbligatorie, gilet oppure bretelle rifrangenti. Portare anche catena con lucchetto.
Mercoledì 26 giugno – I segreti dei Giardini Margherita: bici e aperitivo
Silvia Cuttin autrice del libro “I Giardini Margherita” ci svelerà aneddoti e curiosità di uno dei luoghi più amati della città. Un aperitivo in compagnia alle Serre completerà la serata.
Ritrovo in Piazza Maggiore alle ore 20,15.
Luci funzionanti obbligatorie, gilet oppure bretelle rifrangenti. Portare anche catena con lucchetto.
Assicurazione: è richiesto il contributo di 1 euro per assicurazione infortuni ai soci di Monte Sole Bike Group. Ai non soci invece saranno richiesti 3 Euro per copertura infortuni ed RC. Per facilitare la raccolta ai referenti si prega di portare le somme spicciole.
Come tantissimi bolognesi, ho passato molto del mio tempo ai Giardini Margherita, vissuti diversamente nelle varie fasi della vita.
L’assidua frequentazione negli anni della scuola materna ed elementare delle mie figlie, mi aveva portato a verificare ogni giorno la mancanza di attenzione nella sua gestione.
Il comitato “Salviamo i Giardini Margherita”, di cui sono stata la coordinatrice nel periodo 2001-2007, si è adoperato per cercare di risolvere alcuni problemi e per contribuire a fare conoscere le sue peculiarità. Grazie a questa esperienza, ho scoperto che, nonostante conoscessi visivamente ogni più piccolo dettaglio del parco più bello di Bologna, non sapevo quasi nulla della sua storia. Una storia appassionante e particolare, diversa da quella degli altri parchi italiani.
Una storia che sono andata a cercare nei documenti dell’Archivio Comunale di Bologna e che ho ricostruito con precisione con l’intento di apprezzare e fare apprezzare con maggiore consapevolezza un luogo così frequentato e amato.
La prima parte del libro è riferita a queste mie ricerche e riproduce anche diversi schizzi e piante originali, oltre a fotografie d’epoca. Nella seconda parte del volume la storia dei Giardini è arricchita e completata dalle interviste (divertenti e talvolta commoventi) di Adriano Agrillo a persone che hanno vissuto intensamente questo parco: dal veterinario dei leoni, al custode che vi abitava con la sua famiglia, all’inventore dei “grilli”, alle bande di ragazzi contrapposte ai vigili urbani, e così via.
(Silvia Cuttin )
Mercoledì 3 luglio – Bici e aperitivo
Seguendo il più possibile gli itinerari ciclabili bolognesi, andremo a conoscere la Cooperativa sociale Eta Beta con le sue numerose attività. Per rinfrescarci ci prepareranno un favoloso aperitivo composto da:
1 calice di bianchetto (pagadebit)
focaccine farcite
polentine in agrodolce (gluten e lattosio free)
danubio farcito (salume e formaggio)
verdure di stagione crude e cotte.
Costo: 8 euro a persona
Mercoledì 10 luglio – Ti racconto la Fornace
La passeggiata che vi proponiamo, dietro la sapiente illustrazione dell’architetto Giuseppe Parenti presidente di “arte città”, ci racconterà la storia e la diffusione delle fornaci nel bolognese. Seguendo il più possibile gli itinerari ciclabili , avremo la possibilità di visitarne una nel quartiere Navile.
Le passeggiate del mercoledì ci portano conoscere in bicicletta episodi del nostro passato sconosciuti a molti di noi: la scoperta di una Bologna manifatturiera ci illustrerà le trasformazione avvenuti sul nostro territorio.
Dopo la visita, una sosta alla “Gelateria Cremeria Navile” ci compenserà delle pedalate fatte in una calda estate.
Mercoledì 17 luglio – Bici e cocomero
Quando è caldo una fresca fetta di cocomero o melone sono sufficienti a darci un po’ di sollievo. Oggi faremo pochi chilometri in bicicletta per poi fermarci in uno dei posti storici di Bologna: la “Baracca” di via Massarenti con i suoi frutti a km 0. Una buona occasione anche per fare quattro chiacchiere in compagnia!
Mercoledì 24 luglio: alla scoperta del San Donato
Dopo avere, visitato lo scorso anno i quartieri Navile, San Vitale e la relativa Cirenaica, questa sera la passeggiata del mercoledì ci porterà a scoprire il quartiere San Donato.
Origine del nome e storia dei quartieri di Bologna
Strada San Donato partiva un tempo direttamente da Piazza di Porta Ravegnana, sotto le due torri, percorreva il tratto che oggi è dedicato a Luigi Zamboni e, passando per l’omonima porta, conduceva al contado di nord-est, rappresentato dai comuni di Granarolo, San Martino, Minerbio, Dugliolo e Molinella. Il nome del quartiere deriva anche dalla chiesa presente nel ghetto ebraico, al centro della città. Numerosi i rioni, molti di più rispetto agli altri quartieri di bologna.
Oltre al noto Pilastro, vanno citati San Nicolò di Villola, Quarto superiore, San Giovanni Calamosco e Frabazza. Lo scalo ferroviario commerciale è rimasto per decenni il più grande d’Europa, in più San Donato può vantare la presenza della Fiera di Bologna e degli Uffici della Regione Emilia-Romagna e ultimamente il centro agroalimentare FICO.
Dopo una sana pedalata, per chi lo desidera ci fermeremo a farci una birrettina alla Hostaria Re Artù in via Rimesse in un accogliente giardino all’aperto.
Mercoledì 31 luglio – Bici e birra
A grande richiesta torniamo a fare visita alla birreria Bellazzi di San Lazzaro dove il mastro birraio ci rivelerà i segreti sulla produzione delle sue birre artigianali.
Mercoledì 28 agosto – Frankestein a Bologna, dov’è ‘nato’ … il “mostro” !
Palazzo Aldini – Sanguinetti, era la casa della famiglia Aldini, in Strada Maggiore 34, ma non di proprietà: ospita ora il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica. Non era di proprietà in quanto nel 1796 il marchese Riario Sforza concesse il palazzo in enfiteusi al conte Antonio Aldini per 45.000 lire (che valevano diversamente ma quanta acqua e’ passata sotto i ponti !) , il quale diede incarico a Giovanni Battista Martinetti (1774 – 1830) di rimodernare il palazzo, aggregandovi altri edifici e la torre che era stata degli Oseletti, alta nel 1300 circa 70 metri (contro i 31 attuali).
E Giovanni ? Era presente, nel momento dei lavori, già professore di fisica all’Università.
Di certo aveva già fatto esperienza anche a casa dello zio, il famoso fisiologo Luigi Galvani e da sua moglie, Lucia Galeazzi, sua preziosa collaboratrice, figlia del famoso medico Domenico.
Si può dire che già qui, aveva germinato nel giovane Giovanni, l’idea di ‘ridare’ la vita dopo la morte.
Giovanni intanto aveva imparato molto bene diverse lingue, almeno inglese, francese e tedesco e direttamente vi scriveva ricerche scientifiche.
Anche grazie a queste sue specifiche capacità, riuscì ad andare a Londra alla ricerca di un cadavere a cui ridare la vita perché gli unici cadaveri di esseri umani “legali” per l’epoca, a cui si poteva tentare di ridare la vita, erano i condannati a morte e solo in Inghilterra, in quel momento, si usava l’impiccagione, a fronte della decapitazione usata nel resto d’Europa.Pur insegnando all’università di Bologna, viveva a Milano, dove aveva conosciuto il prof. Valeriani, anche lui insegnante all’università bolognese e anche lui residente a Milano. Alla morte dell’amico e collega Giovanni Aldini decise di assegnare come aveva fatto il Valeriani, una cospicua somma alla realizzazione di una scuola tecnica da realizzare a Bologna: le Aldini – Valeriani.
Dopo la nostra pedalata sulle tracce di questo interessante personaggio, andremo a gustare un buonissimo gelato… da resuscitare i morti!
Mercoledì 11 settembre – Bici e gelato
1300, … 1500, … quasi 1800, alcune start-up dell’epoca e la fede popolare a Bologna
Facciamo un viaggio nel passato: nel 1320-30 si comincia la costruzione delle mura, l’ultima cinta realizzata, quella dove nacquero poi i viali di “circonvallazione”. L’opera ebbe termine circa 50 anni dopo.
La realizzazione del canale di Savena e quello di Reno poi, hanno visto luce nel primo secolo dopo il Mille, sono state delle vere start up, come pure l’Università e l’introduzione della lavorazione della seta, come anche la formazione del Comune ha contribuito all’inurbamento di tante genti dalla campagna, specie dopo la morte di Matilde di Canossa, 1115, di fatto reggente, per conto dell’imperatore, di quasi tutta l’Italia del nord, ma pure un’altra rivoluzione sottaciuta, già girava per le campagne; l’inserimento del cavallo da tiro nei lavori agricoli, significava disoccupazione in campagna e genti che si spostavano verso la città; altro importante evento cittadino fu il ritrovamento e l’identificazione dei resti di S. Petronio e e la conseguente decisione di realizzare la chiesa più grande del mondo, rimasta in parte un progetto e poi la predicazione sulla libertà di Francesco d’Assisi, (attorno al 1220).
Dove abitavano i poveretti ?
Specialmente per le strade che finivano contro le nuove mura, dove non andava certo la milizia cittadina, già impegnata nella sorveglianza dei più lunghi camminamenti delle nuove mura, oltre che delle vecchie e delle porte, quelle nuove come le vecchie. Infatti la sera si chiudevano entrambe, apposta per tenervi confinati i neo-cittadini.
Diversi di questi lavoravano alla lavorazione della seta, con le bambine a raccogliere i sottilissimi fili nell’acqua bollente, nella penombra, le sottilissime bave di bruco, tese a realizzare il suo bozzolo; i bambini a lavorare in turni h 24, nei grandiosi mulini per sostituire al volo i rocchetti, appena riempiti di sottili fili.
L’arcivescovo decise che il responsabile di ciascuna strada “dovesse essere un abitante eletto dagli altri suoi vicini, riuniti in confraternita e dovesse essere anche responsabile della immagine mariana”. Infatti ogni strada, che doveva chiamarsi “borgo” ed essere intitolata originariamente anche ad un santo, probabilmente ad un apostolo (vedi via Borgo di S. Pietro e via del Borgo di S. Giacomo, le ultime rimaste), finiva contro le mura e proprio a ridosso delle quali mura, sotto gli archi dei camminamenti delle guardie, doveva trovare modo di realizzare, (sempre il responsabile, grazie al permesso straordinario del Comune, per poter occupare spazio a ridosso delle mura) una cappellina, per fare in modo che si creasse “un passeggio santo”.
Quindi in ogni strada si diede avvio ad una diversa confraternita, comunque rivolta al culto mariano, infatti tutte le cappelle realizzate, vedevano Maria protagonista.
All’inizio erano solo delle immagini votive, attaccate alle mura, sotto ad un arco del camminamento delle guardie, poi i dettami e la fede popolare, fecero il resto; prima delle piccole cappelline, poi chiesette, poi vere chiese, con anche oratori, a volte con altre opere sociali, come ospedali e ospizi.
Pedalata cittadina con sosta per gustare un gelato in compagnia !
Mercoledì 18 settembre – Bici , crescentine e molto altro
Come da tradizione da un po’ di anni ci piace festeggiare la fine dell’estate con una bella cena in campagna all’aperto per trovarci assieme a ricordare le belle serate trascorse tra gelati, birre e risate.
Torneremo a Trebbo alla contea Malossi dove ceneremo con il seguente menù:
Lasagne al forno
Crescentine
Tris di salumi
Tris di formaggi
Acqua,vino
Costo 15 euro a persona
Prenotazione obbligatoria entro 15 settembre: si raccomanda la puntualità nella prenotazione per agevolare la cucina.
Ritrovo in Piazza Maggiore alle ore 20.15 con partenza alle ore 20.30. I km saranno 25. Raccomandiamo come sempre luci funzionanti, bretelle o gilet ad alta visibilità e lucchetto per legare la bici