Lettera all’Assessore alle Politiche della Mobilità del Comune di Bologna

Gennaio 2010

Bologna, 1 Gennaio 2010

Gent.mo Assessore,

chiudiamo il 2009, un anno difficile anche per chi intende spostarsi in bicicletta a Bologna, con almeno tre rilevanti note positive:

1) L’inaugurazione del Ponte ciclopedonale della Dozza (e del Ponte della Pace al confine con
Casalecchio);

2) L’apertura completa di alcuni tratti ciclabili, tra i quali vanno citati quelli di Via Mezzofanti,
finalmente dotati di alcuni attraversamenti ciclabili rialzati;

3) L’adesione del Comune di Bologna alla Carta di Bruxelles, un impegno significativo che ora necessita di atti concreti di attuazione.

Ne aggiungiamo infine una quarta, dovuta al comportamento dei bolognesi: l’evidente aumento del numero di biciclette utilizzate per raggiungere i luoghi di lavoro (nonostante il mobility management nelle aziende bolognesi sia tutto tranne che all’avanguardia). Sul costante aumento dell’utenza in bicicletta, dovuta non tanto alla congiuntura economica quanto ad una maggiore sensibilità dei cittadini verso una mobilità sostenibile, dovrebbero basarsi le politiche di rapido sviluppo della rete ciclabile bolognese. Una rete che colleghi Bologna ai comuni confinanti dotata di una vera zona “30” nel centro storico.

Dobbiamo aggiungere qualche nota su temi che auspichiamo vengano molto maggiormente considerati nel 2010:

– gli attraversamenti ciclabili rialzati, pur previsti dalla normativa nazionale, stentano ad essere utilizzati in modo massiccio a Bologna. Eppure sono gli strumenti principe di moderazione del traffico (dentro e fuori il centro storico);
a basso costo permettono di creare zone a velocità garantita ed ad incidentalità azzerata (gli esempi di Padova e Cattolica lo dimostrano, non occorrono altre sperimentazioni).

– Le rotatorie di nuova realizzazione sono (salvo qualche raro caso) sprovviste di soluzioni a tutela di chi transita in bicicletta: non è accettabile che in anni di ristrettezze economiche si siano trovate risorse per realizzare centinaia di rotatorie senza che si siano previsti nel contempo le soluzioni per chi le rotatorie le deve affrontare in bicicletta (il semaforo sulla rotatoria può essere una soluzione di emergenza, non lo standard di una corretta
progettazione).

– Lo sviluppo della rete ciclabile avviene troppo lentamente per una città delle dimensioni e delle ambizioni di Bologna. Riteniamo che un cambio di marcia necessiti anche di un cospicuo rinforzo della struttura dell’Ufficio Mobilità e della capacità progettuale locale. In particolare l’anello ciclabile sui viali di circonvallazione è premessa necessaria all’avvio del completamento della rete ciclabile.

– Una città che progetta SFM, Civis, Metropolitana, People Mover, Alta Velocità/Capacità, nuovi bus, non può dimenticare che su questi mezzi dovranno viaggiare lavoratori (e studenti e turisti) che hanno bisogno di portare al seguito la propria bicicletta. Non possiamo
accettare che questi mezzi nascano senza predisposizione per il trasporto della bici al seguito: in tutta Europa le bici dei pendolari trovano spazio su treni, bus e navette.

– Bologna può avere, anche grazie ad uno sviluppo ragionato della bicicletta, un potenziale turistico ancora inespresso: è attraversata da percorsi cicloturistici di rilevanza nazionale ed internazionale, è meta ambita da cicloturisti europei. Su questo vediamo un potenziale interessante, partendo ad esempio da percorsi tematici in bicicletta (sul tipo di quelli proposti nelle pubblicazioni “Bologna Visitata in Bicicletta” o “La ciclovia della Seta”).

Ci auguriamo per il 2010 un impegno ancora maggiore per lo sviluppo della ciclabilità bolognese da parte del Suo Assessorato e dell’intera Giunta Comunale. Un impegno ben più ampio della sola realizzazione di piste ciclabili, pure necessarie al di fuori del centro storico bolognese. Un impegno che faccia da traino alle amministrazioni comunali dei comuni confinanti (e verso la Provincia di Bologna) in una unità di intenti che porti davvero a pensare alla “rete ciclabile” come elemento vincente per la mobilità di oggi e di domani.

Per il ventesimo anno consecutivo (sui 25 della nostra associazione) ci troviamo in bicicletta nel centro di Bologna (quest’anno in Stazione per raggiungere poi il Monte Sole) nella mattina del primo giorno dell’anno per farci gli auguri di un anno più ciclabile e sereno.

Auguri che Le estendiamo con tutta stima nella speranza di averLa presto con noi in bicicletta.

Martino Caranti
Presidente
Monte Sole Bike Group – FIAB Bologna

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Martino Caranti