Lettera del Presidente alla FIAB

in merito alla recente pubblicazione dell’opuscolo BICITALIA La Rete Cicloturistica nazionale 2015

Alla cortese attenzione di

Giulietta Pagliaccio Presidente Fiab

Antonio Dalla Venezia Responsabile area Cicloturismo

Claudio Pedroni Responsabile reti ciclabili
Cari Amici della FIAB

La recente pubblicazione dell’opuscolo BICITALIA a cura di FIAB “La Rete Cicloturistica nazionale” 2015 suggerisce alcune osservazioni che, unite al lungo silenzio delle Istituzioni Provinciali e Regionali del nostro territorio e alla richiesta FIAB di ripianamento del Bilancio, impongono la ripresa più assidua delle interlocuzioni sia sul territorio che con Fiab Nazionale.

Tra le righe del BICITALIA, che spaziano da un capo all’altro della Penisola, si potrebbe cercare a lungo un accenno alla nostra città. Per la FIAB nazionale Bologna non esiste. E’ tagliata fuori da ogni percorso, non compare nei tracciati delle piste fondamentali e neppure tra quelle secondarie. Nella piccola carta geografica di pag.7 è appena accennata come località ma con un gran vuoto attorno e con nessun tracciato ciclabile. Eppure proprio quel vuoto, così volutamente ostentato, è stato riempito da 30 anni di intensa attività del Monte Sole Bike Group da oltre 25 anni aderente alla Fiab nazionale. In una federazione italiana, a cui aderiscono numerose associazioni autonome locali, sono sicuramente confluite numerose iniziative tali da concedere all’organismo nazionale una poderosa e preziosa base di esperienze, di cui conosciamo oggi le brevi sintesi espresse nelle pagine di BICITALIA. Anche se ancora non sappiamo quanto esse siano
approfondite e valide sotto il profilo culturale e morfologico, va reso merito allo sforzo effettuato.

Noi sappiamo, però, di aver espresso in questi anni, 12 pubblicazioni edite e divulgate (oltre a varie brossure su brevi percorsi) di studio e di approfondimento del nostro territorio andando alla ricerca di aspetti storici ed artistici che solo la bicicletta poteva permettere.

Tra queste pubblicazioni ve ne sono almeno quattro che meritano una particolare attenzione:

Bologna visitata in Bicicletta, inserita tra le pubblicazioni ufficiali di Bologna 2000, città della Cultura;

Il Camino dei Pellegrini per Santiago di Compostela, redatto da nostri dirigenti dopo una meravigliosa esperienza sul campo, quando ancora nessuno o quasi si era affacciato su di un così importante sentiero internazionale;

La Francigena, da Canterbury a Roma, in tre spezzoni e anni diversi;

La Ciclovia della Seta, che racconta le vicende della diaspora lucchese del 1314, con 440 km. tutti segnalati da Venezia a Livorno.

Tralasciamo per il momento gli approfondimenti di carattere locale, ma che pure toccano uno degli aspetti fondamentali della storia di Bologna e dell’Italia, quale la Resistenza 1943-45.

Ci soffermiamo, soprattutto, sulla Ciclovia della Seta, da un mare all’altro, capace di riempire abbondantemente quel territorio così trascurato attorno alla nostra città. Questo libro, così conosciuto ormai da migliaia di ciclisti (ma anche turisti a piedi, per le visite non tradizionali di alcune città) è come una sorta di “arte degenerata” di triste memoria, da far scomparire o al massimo da non far conoscere. Ma che ricompare sempre come tutte le opere eseguite con amore e con la passione che meritano il nostro Paese, il suo ambiente, la sua cultura e la necessità di un suo urgente salvataggio. Ci chiediamo il perché di una situazione come questa che intendiamo fortemente cambiare.

Le motivazioni addotte per l’abbandono della percorribilità del corridoio del lungo Reno ci sono sembrate deboli o quanto meno degne di un più attento esame. Alcune di queste problematiche probabilmente con un maggiore impegno della nostra associazione avrebbero potuto imboccare il percorso giusto ma, considerata l’importanza del nodo viario bolognese (anche cicloturistico), avrebbe senza dubbio meritato maggiore attenzione da parte della Fiab nazionale. In particolare sulla problematica della soppressione (momentanea?) del trasporto bici sul treno nella tratta Bologna/Porretta , che sarebbe una valida
alternativa al tratto Vignola/Vergato dall’altimetria impegnativa.

Il secondo aspetto che deve essere preso in considerazione riguarda i nostri rapporti con la Provincia (ex?) e con la Regione.

Sono ormai passati 7-8 mesi dalla venuta di Claudio Pedroni nella Valle del Reno ed dalle lettere di impegno? di Venturi e di Peri. Sono ormai passati tre mesi dall’inaugurazione del Sottopasso di San Giovanni in Persicelo, presente il Senatore Broglia e l’Assessore Morisi di San Giovanni. Non risulta che da quelle promesse di impegno sia per ora scaturito alcunché di concreto.

Il tracciato Verona-Bologna sulla vecchia ferrovia dismessa è troppo importante perché non venga al più presto ripreso in considerazione, soprattutto alla luce della sua valenza internazionale e della necessità di inserimento del Progetto tra le richieste dei Fondi Europei.

Da questo tracciato dipende tutto il problema della Valle del Reno e la sua valorizzazione (anche con l’aiuto del treno) ai fini del transito ciclistico.

Il terzo aspetto riguarda la recente e sorprendente notizia del buco di bilancio della Fiab e della conseguente necessità di copertura. Dal prossimo anno per l’iscrizione alla nostra associazione, abbiamo deliberato una drastica diminuzione della quota per le seguenti ragioni.

1. Per essere maggiormente in linea con la media quota nazionale delle varie associazioni territoriali Fiab;

2. Per la nota crisi economica che attanaglia il nostro paese;

3. Come veicolo per ampliare i nostri futuri iscritti e crescere di quantità e qualità.

E’ anche per questo che riteniamo sia corretto avere risposte precise e puntuali sulle ragioni che lo hanno determinato per poter esprimere un parere e prendere le necessarie decisioni. Nel frattempo, confidando che la crisi finanziaria di Fiab sia solo una temporanea crisi di liquidità e che gli investimenti fatti siano destinati a ripagarsi in futuro, l’idea è di proporre il conferimento alla Fiab di un prestito a zero interessi (un euro per ogni nostro socio) da restituire nei tempi che si concorderanno.

Claudio Cinti
Presidente FIAB Bologna – Monte Sole Bike Group

Scarica la lettera in formato .pdf