Domenica 28 maggio 2017 – In bici contro le Mafie

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Dopo il successo della prima edizione, tornano le pedalate di In bici contro le mafie, per creare o ampliare la consapevolezza di quanto il fenomeno mafioso sia diventato pervasivo anche “sotto casa”, a Bologna e dintorni.

A 25 anni dalla strage di Capaci, in cui venne assassinato per mano di Cosa Nostra il magistrato Giovanni Falcone, assieme a sua moglie e tre uomini della scorta, è più che doveroso ricordare e far si che il suo impegno e le sue idee continuino a camminare e diffondersi.
Affinché una società vada bene, diceva Falcone, ognuno deve fare il suo dovere e noi, spiega Vito Bernardo, coordinatore del progetto, “attraverso questa iniziativa, vogliamo trasformare una semplice passeggiata in bicicletta, in un momento di informazione e presa di coscienza, il tutto impresso in una fotografia, da diffondere e condividere. Perchè la sensibilizzazione sulla lotta alle infiltrazioni mafiose e alla criminalità organizzata deve essere un movimento culturale ampio e trasversale, e soprattutto costante e continuo”.

In bici contro le mafie è un progetto nato dalla fruttuosa collaborazione di Coop Alleanza 3.0 con associazioni legate al mondo della mobilità sostenibile, associazioni e cooperative anti-mafie.
La bicicletta diventa così il mezzo della scoperta e della consapevolezza: bastano pochi km e colpi sui pedali per visitare case e palazzi del grande patrimonio dei beni confiscati, molti dei quali già restituiti alla collettività grazie a progetti virtuosi.

Gli itinerari previsti per domenica 28 maggio sono due, uno cittadino e uno metropolitano, per venire incontro a ciclisti urbani e cittadini più o meno allenati.
Contestualmente ai tour in bicicletta ci sarà anche un contest fotografico, aperto a tutti i partecipanti appassionati di fotografia, che contribuiranno alla realizzazione di una mostra che verrà allestita a settembre in Piazza Maggiore.

Le attività sono gratuite e aperti a tutti (anche a chi non possiede la bici) previa iscrizione (compila il modulo di iscrizione).

ITINERARIO METROPOLITANO (visualizza mappa percorso)

Percorso di 75 km, da Bologna a Pieve di Cento attraversando Castel Maggiore, Bentivoglio.

Ore   9.00 Piazza Re Enzo, Bologna → partenza
Ore 10.00 Centro Commerciale le Piazze, Castel Maggiore → pausa ristoro
Ore 11.15 San Marino di Bentivoglio, vista villa confiscata
Ore 13.00, Pieve di Cento, Visita a Comunità il Ponte → saluto delle autorità locali
Ore 13.30 centro sociale di Pieve → Pausa pranzo
Ore 15.00 Pieve di Cento → partenza
Ore 16.30 → sosta ristoro
Ore 18.30 – Bologna, Mercato Sonato, Aperitivo con i prodotti di Libera Terra e saluti (a seguire cena etnica)

ITINERARIO CITTADINO (visualizza mappa percorso)Percorso di circa 10 km, per una durata di circa 2 ore.

4 tour → ore 9:30, 12:00, 14:00 e 17:00
Piazza Re Enzo → Introduzione e partenza Tappe → Via San Vitale, Galleria Falcone E Borsellino, Villa Celestina, Giardino Vittime Innocenti Di Tutte Le Mafie, Via Galliera COOP Piazza dei Martiri → Conclusioni e ristoro

APERITIVO IN BICI CONTRO LE MAFIE @ MERCATO SONATO (via Tartini, 3)

Ore 18.30 → Aperitivo gratuito con i prodotti di Libera Terra e chiusura evento
Ore 20.00 →  Amico Culinario –  Cucina senza confini (cena interculturale)

CONTEST E MOSTRE FOTOGRAFICHE

Per questa edizione è stato indetto un contest fotografico al quale chiunque può partecipare.

La consegna è immortalare i momenti significativi della partecipazione ai percorsi.
Gli scatti selezionati andranno a comporre la mostra fotografica “In Bici Contro le Mafie” che sarà inaugurata in Piazza Maggiore a settembre e successivamente esposta nei principali centri Coop della città. Ciascun partecipante potrà inviare fino a 5 foto.

Presso le Coop di Viale della Repubblica e via Gorki sono esposte le mostre svegliati Aemilia che raccontano l’esperienza 2016.

“In bici contro le mafie” è un’ iniziativa patrocinata dalla Consulta della Bicicletta di Bologna, che fa parte di un più ampio progetto di collaborazione tra i Consigli di Zona Soci di Bologna 4 e 5 di Coop Alleanza 3.0 e di Cooperare con Libera Terra, proposta dalle associazioni: L’Altra Babele – LabPro, Libera, -Fiab Bologna – Monte Sole Bike Group, Arci Bologna.

→ COMPILA IL MODULO DI ISCRIZIONE 

Molti sono gli apprezzamenti ed attestati di stima giunti dagli amministratori locali: Simonetta Saliera – Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti – Assessore regionale alla cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità, Andrea Colombo – Consigliere Comunale del Comune di Bologna e da Simona Larghetti – Presidente delle Consulta Comunale della Bicicletta (si riportano le dichiarazioni in calce al comunicato).

Simonetta Saliera – iniziative come la vostra hanno il pregio di lottare per la memoria e la legalità: mai dimenticare, sempre tenere viva la memoria perché ci guidi nel futuro: esattamente 25 anni, in un’Italia alle prese con la più travagliata elezione del Presidente della Repubblica del  dopoguerra e con un quadro politico fortemente trasformato dalle elezioni del 5 aprile 1992, l’Italia fece i conti con il barbaro omicidio del giudice Giovanni Falcone da parte del terrorismo mafioso. Fu il primo tragico fatto del 1992. Poche settimana dopo la stessa mano stragista uccideva anche Paolo Borsellino. Due vite unite dallo stesso senso dello Stato, dallo stesso servizio delle Istituzioni e dal comune impegno per sradicare la mafia dalla vita e dalla cultura italiana. A un quadro di secolo di distanza ricordare questo sacrificio è come rinnovare il nostro impegno per la cultura della legalità e per la lotta alla criminalità organizzata, stelle polari dell’azione politica di ognuno di noi. In questo tragico ricordo ripetiamo forti le parole del giudice Antonino Caponnetto, il ‘maestro’ di Falcone e Borsellino, che una volta andato in pensione girò le scuole italiane per insegnare agli studenti come la mafia tema più la cultura e l’istruzione del carcere. Un impegno che dobbiamo ricordare e perpetuare ogni giorno”.

 Massimo Mezzetti – “Iniziative come questa sono preziose perché abbattono il muro dell’indifferenza e spingono ognuno di noi a mobilitarsi. Promuovere la partecipazione e la consapevolezza delle persone è il primo passo per sconfiggere il potere criminale. Come Regione Emilia-Romagna abbiamo aumentato i fondi per i progetti di recupero dei beni confiscati alle mafie ma per intervenire con maggiore efficacia e restituire in fretta questo patrimonio alla comunità abbiamo bisogno che anche il Parlamento faccia la sua parte, approvando prima della fine della legislatura la riforma del Codice Antimafia, indispensabile per rilanciare l’azione dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati. Questi spazi sono nostri e li dobbiamo rivendicare.”⁠⁠⁠⁠

 Andrea Colombo – la bici è portatrice di benessere, di messaggi di pace e di vita, proprio il contrario di ciò che rappresentano le mafie, per questo questa iniziativa è così bella e fortemente simbolica.

 Simona Larghetti – la bicicletta si conferma come mezzo che rappresenta un uso democratico dello spazio pubblico, alla portata di tutti: visitare i territori confiscati alla mafia in bicicletta rappresenta una doppia conquista, quella ad una società più giusta e quella che riporta tra le relazioni umane gli strumenti di lotta per la legalità. Saremo presenti per ascoltare e per imparare i valori che da sempre rappresentano il nostro territorio”.