Ritrovo: Ore 08,45 in Piazza Maggiore – Partenza entro ore 9,00
Guida: Andrea Mugione – Cell. 328.8792120

Il Museo The winther line

Via della chiesa, 4. Appartenente ai Sig.ri Umberto Magnani e Patrizia Piana. Conserva i ritrovamenti bellici dell?ultima battaglia sulla linea gotica prima del crollo di quest?ultima. La raccolta espone reperti storici della seconda guerra mondiale ritrovati sul territorio di Loiano, Monghidoro, Monterenzio e Monzuno ed ? allestita all’interno di una delle famose case scavate nella roccia, una sorta di “bastione” naturale ampio 5 km che sorge fra i torrenti Zena e Savena. Durante l’ultima guerra, la grotta che custodisce la raccolta, funse prima come rimessa per un carro armato tedesco e poi da rifugio per i soldati americani. Nel dopoguerra torn? invece ad essere l’officina di un fabbro.

Le case-roccia di Livergnano

Sono scavate direttamente nel contrafforte pliocenico: soltanto le facciate emergono dalla roccia. Si tratta probabilmente dell’ampliamento di grotte gi? esistenti: in una di queste nel 1938 ? stata ritrovata, in uno strato d?argilla, una notevole quantit? di foglie fossili, fra le quali si sono individuate molte tipologie non pi? esistenti. Nelle grotte sono stati ritrovati inoltre oggetti e selci, a testimonianza di una probabile presenza umana preistorica. Alla fine del XVIII? secolo le abitazioni furono elevate di un piano e poi notevolmente modificate a causa dell’intervento di maestranze napoleoniche che abbatterono parte del contrafforte pliocenico per dare alla strada della Futa l’andamento attuale. Dopo la seconda guerra mondiale, le parti in muratura delle case, completamente distrutte, furono ricostruite.

Il castello di Zena

Costruito su uno sperone roccioso per sbarrare la valle di Zena fu gi? di propriet? di Matilde di Canossa. Gi? nominato nel 1127, fu riedificato nel ‘600, mentre alla fine del secolo scorso fu rimaneggiato secondo il gusto romantico che gli impose merli e strutture in falso stile gotico. La Torre dell’Erede o della “Rete” ? una costruzione probabilmente del Duecento, ma di origine pi? antica e facente parte del sistema difensivo del vicino Castello di Zena. Reca inglobati nelle mura alcune testimonianze di pietra raffiguranti esseri umani ed animali. Il coronamento ligneo della sommit? della torre, simile a quelli che c’erano anticamente sulle torri, ? stato costruito ex-novo in epoca recente. Le altre costruzioni del borgo vennero aggiunte o rifatte nel Cinquecento.

Note tecniche

Il percorso ? principalmente asfaltato ma da Livergano a Zena si percorre un sentiero sterrato di media difficolt? variabile a seconda del fondo.
La lunghezza complessiva ? di circa 60 Km. misurata con ritorno in Piazza Maggiore.
Il dislivello ? di circa 650 m. diluito in due differenti salite delle quali la seconda ? la pi? impegnativa.

N.B.: il giro verr? rinviato a data da destinarsi solo ed esclusivamente in caso di maltempo (pioggia o neve)