Ritrovo: ore 8,30 in Piazza Maggiore fronte San Petronio – Partenza entro ore 8,45
Guida: Andrea Cell 328.8792120 e-mail: studio@mugione.fastwebnet.it

I sentieri delle cinque valli

Percorrendo via Murri e via Toscana raggiungeremo San Ruffillo fino ad entrare nel lungovalle del Savena. Saliremo a Brento e percorreremo il sentiero 110 CAI sul crinale dell’antico tracciato della via degli dei, da dove potremo vedere le cime del nostro Appennino, ricoperte del bianco manto. Scenderemo poi a Badolo dove si trova una famosa parete di roccia calcarea, palestra dei freeclambing nostrani, per poi percorrere il tratto iniziale della Ganzole. Devieremo poi verso il Reno che attraverseremo su di uno stretto ponte, raggiungendo l?altro lato del fiume.

Il Castello ed il Borgo

Sulla strada del ritorno si potr? ammirare il castello ed il relativo borgo di Palazzo de? Rossi, fatto edificare alla fine del ?400 da Bartolomeo de’ Rossi che pens? di erigere la sua sontuosa dimora, circondata da una ricca tenuta agricola, nella valle sotto le ultime colline dell’Appennino, alle porte di Bologna. L?edificio principale fu costruito su due livelli in modo da avere una parte soleggiata ed una ombrosa e fresca. Il canale del Reno garantiva l?autonomia d’acqua per tutte le necessit? del Castello e del Borgo. Le case-botteghe si affacciano ancora sulla piazza del Borgo dominata dalla dimora padronale e dalla Torre Colombaia. Le corti, le sale, i loggiati ariosi e le grandi finestre aperte sulla campagna circostante e sull’asimmetrico giardino all’italiana, ci fanno comprendere che in epoca rinascimentale i castelli nascevano ormai dal desiderio dei nobili e dei ricchi mercanti di possedere sontuose dimore di campagna senza le necessit? difensive dei secoli precedenti. L’elegante costruzione tardo-gotica, terminata dai figli di Bartolomeo, Nestore e Mino, all?inizio del ?500 fu luogo di soggiorno per alcuni personaggi illustri dell?epoca tra i quali Giovanni II Bentivoglio e la sua famiglia. In seguito, nell’inverno 1506-1507, venne accolto il Pontefice Giulio II e, nell’inverno 1515-1516, il Pontefice Leone X. Il castello ospito nel 1543 anche Paolo III Farnese, Pontefice del Concilio di Trento, su invito del Conte Ludovico de’ Rossi, il quale va ricordato per la gran cura con cui ripristin? l’edificio nelle parti danneggiate o distrutte nel 1527 dal passaggio dai famosi Lanzichenecchi (s?, proprio quelli dei Promessi Sposi). Il figlio di Ludovico, il coltissimo Gian Galeazzo, fu grande amico e mecenate di Torquato Tasso e lo volle suo ospite nel 1586. Alla fine del settecento, Camillo Turrini de’ Rossi elimin? l’antica Torre posizionata sul lato del Castello e allest? il giardino all’italiana, prima adornato da rose e piante di limoni ed aranci. L?originario castello divenne cos? il “Palazzo de’ Rossi”, ancora ai nostri giorni di propriet? degli eredi della famiglia.

Note tecniche

Il percorso ? principalmente asfaltato, ma da Brento a Badolo si percorre un sentiero sterrato di media difficolt? variabile a seconda del fondo. In base al livello di stanchezza dei partecipanti sar? possibile rientrare a Bologna in treno da Sasso Marconi (partenza ai 5? di ogni ora – per? si perde il passaggio da Palazzo de?Rossi) o a Borgonuovo (partenza ai 10? di ogni ora) con trasporto bici ed emettitrice automatica in stazione. Per chi ha ancora gamba si potranno fare i sentieri lungoreno sino a parco Talon e poi la ciclabile Casalecchio Bologna. La lunghezza complessiva ? di circa 75-80 Km misurata con ritorno in Piazza Maggiore. Il dislivello ? di circa 450 m con una sola salita verso Brento costante e non impegnativa. E’ prevista una splendira giornata di sole, pertanto pranzeremo al sacco che consumeremo sul crinale o a palazzo de? Rossi, in base al tempo di percorrenza. N.B. il giro sar? rinviato a data da destinarsi solo ed esclusivamente in caso di maltempo (pioggia o neve)

Necessaria la mountain bike o la trekking bike in ordine, il casco ed almeno una camera d?aria di scorta.