Ritrovo: ore 8.50 in Piazza Maggiore a Bologna, partenza ore 9
I maceri sono una testimonianza storica del paesaggio agrario tradizionale della pianura bolognese.
Il macero si diffuse a partire dal XIV secolo ed ebbe un ruolo importante nella realtà contadina della nostra campagna fino al 2° dopoguerra. Si tratta di invasi d’acqua artificiali di profondità variabile (sino a due metri) utilizzati per la macerazione dei fasci di canapa i quali venivano riuniti, legati a zattera e affondati con l’aiuto delle grosse pietre di fiume. La produzione della canapa si è protratta sino al 1952/53 per poi rapidamente scomparire con l’arrivo dei prodotti tessili industriali.
Il macero oggi è un elemento paesaggistico e ambientale da conservare e tutelare in quanto divenuto importante per molte specie animale e vegetale che non trovano più ambienti alternativi.
L’itinerario inizia dalla Piazza maggiore, dopo pochi Km ci troviamo in aperta campagna in direzione Sacerno, passando davanti a Villa Bassi.
Si oltrepassa il ponte sul Lavino e costeggiando l’argine sx arriviamo nei pressi di Osteria Nuova, in cui troveremo i primi maceri, di cui alcuni diventati dei laghetti per la pesca sportiva. Subito dopo Zenerigolo, c’è Lorenzatico: tipica borgata di campagna dove è prevista la sosta pranzo nel parco davanti alla chiesa.
Si prosegue per Palazzo Zambeccari detto il ‘Conte’ e dimora cinquecentesca con quattro torri
angolari. Nelle vicinanze si trova l’Ecomuseo dell’Acqua di Padulle, con ingresso gratuito, che
visiteremo per conoscere un territorio ricco di corsi d’acqua, in stretto collegamento con la
montagna, di cui subisce il regime idrico
Concluso il giro, possiamo vantare di non esserci scomodati troppo con la macchina e scoperto
una natura protetta, vicino casa.
Lunghezza percorso circa 70 Km interamente pianeggianti.
Per informazioni: Adriano 347 9997171