Le città murate lungo il Brenta – POSTI ESAURITI
Ritrovo: ore 6:50 stazione Bologna Centrale
Guida: Ezio Zambianchi cell. 338-2197418; scopa Marco Frascaroli cell. 342-9633611
Castelfranco Veneto, città fondata dai trevigiani per fronteggiare padovani e vicentini, tra il 1195 e il 1199, è dotata di una cinta muraria originale di 230 mt di lunghezza e alta 17 mt., con 4 torrioni angolari in mattoni ed un largo fossato.
Fra i suoi figli più celebri annota il celebre pittore, Giorgio Barbarella o Zorzi da Castelfranco, altrimenti conosciuto come Giorgione, di cui conserva un’importante pala d’altare, nella chiesa posta a fianco della sua casa d’origine. Il pittore lavorò molto presso la regina di Cipro, la regina Cornaro che in realtà si chiamava Corner.
L’origine del nome della città, sta nel fatto che il comune di Treviso, per invogliare i propri cittadini a trasferirsi là, li esentò dalle tasse.
Bassano del Grappa, il famoso ponte, è stato costruito prima del 1209 ma dato che spesso le piene del Brenta lo distruggevano, è stato rifatto diverse volte. Nel 1569 ne fu interessato Andrea Palladio che lo progettò solo in legno, da quel momento in poi, solo una volta il fiume è riuscito a romperlo, molto più spesso ci ha pensato l’uso bellico dell’intelletto umano. L’attuale realizzazione è dovuta al Genio Alpini e risale agli anni ’60. Data la sua posizione, la città si è trovata sul fronte durante la prima guerra mondiale e quindi fu completamente sfollata.
Il viale dei Martiri, ricorda il tremendo eccidio compiuto dai tedeschi durante la seconda guerra
mondiale, quando impiccarono un partigiano, per ciascun albero del lungo viale.
La città è caratterizzata anche dal castello degli Ezzelini, famosa famiglia di discendenza germanica molto vicino all’imperatore Federico II che seppe dare difesa militare e splendore nell’XI sec. alla
città e a tutta la regione ma che trovò nel suo più purtroppo famoso esponente, Ezzelino III da Romano, il suo massimo momento di tragicità e di violenza nel corso del XII sec. e quindi di fine violenta e sanguinosa, com’era stata la sua vita, per sé e per la sua famiglia.
La città deve il suo nome ad un antico possidente terriero, vivente appunto in queste contrade, prima dell’invasione romana, tale Bassio.
Cittadella, come Castelfranco era un avamposto trevigiano, questa era un avamposto padovano, con le sue mura di 1460 mt lineari, con un diametro di 450 mt. vanta ben 4 porte, volte verso le principali città vicine, presso quella verso Padova, (bisogna annoverare la torre di Malta), lo stato di conservazione di questa attrezzatura militare rinascimentale, è uno dei migliori d’Europa.
Nel corso della gita vedremo anche alcune ville venete, come per es. Cappello, Imperiale, con il suo bel parco e Morosini.
…Sul Ponte di Bassano / là ci darem la mano, / noi ci darem la mano / ed un bacin d’amor…
Orari:
– partenza con treno Regionale Veloce 2224, ore 7,20 per Padova, arrivo ore 8,49
– partenza con il treno Regionale Veloce 11078, ore 9,29 per Castelfranco Veneto
– arrivo a Castelfranco Veneto ore 9,56.
L’orario della partenza del treno per il rientro, sarà segnalato dopo la prova.