Ritrovo: Piazza Maggiore ore 8,45 (con partenza ore 9)
Guida: Marco Frascaroli

Primo maggio, festa dei lavoratori

Seconda metà dell’Ottocento, campagna emiliano – romagnola: la crisi attanaglia le campagne, con una frequenza simile a quella con cui queste vengono battute dalle guerre.

Si sta facendo l’Italia e si fa fatica a sbarcare il lunario. In campagna i meno qualificati sono coloro che svolgono le mansioni del bovaro, guardiania delle mandrie 24 ore all’aperto compresa.

Nella nostra città c’era un importante mercato bestiame, frequentato dalle mandrie e dai loro accompagnatori. Proprio quello spazio viene denominato con i nomi delle ultime città “italiane” ancora irredente dalla ‘libertà’.

Si diffonde, tra i possidenti, la costruzione di grandi stalle, dove ricoverare il bestiame per la notte. Di conseguenza, dalle campagne diverse famiglie si spostano verso le città, senza competenze specifiche, nella speranza di trovare un lavoro, alla fine, anche occasionale.

Nella nostra città, dove se ne possono vedere gli effetti ?

Nelle prime case costruite per dare un tetto a queste genti, si ma al di là della ferrovia !

Intanto continuano ad arrivare persone senza un lavoro, ci si avvicina alla fine del secolo, si gettano le basi per fondare un “istituto case popolari” e si decide di costruire un vero mercato bestiame.

Passeggiata per tutti



Lunghezza del percorso: 20 km circa.

Difficoltà: 1/5.

Adatto a tutti i tipi di bici



Referenti: Marco Frascaroli 342 9633611; Gaudenzio Zambianchi 349 3847620