di Giulietta Pagliaccio
A proposito della campagna che come Fiab Onlus stiamo facendo #iostoconpaologandolfi, è forse necessario un chiarimento.
Lo sviluppo della mobilità ciclistica ha bisogno, da una parte, di una cultura nuova diffusa tra i cittadin*, ed è quello che fa FIAB Onlus attraverso una serie di attività ed iniziative a livello nazionale e locale (con le associazioni); dall’altro, ha bisogno di scelte politiche (come spesso si richiamava durante la trasmissione sulla bicicletta di PresaDiretta).
La politica ha bisogno oggi più che mai di persone capaci e competenti per fare le scelte più adeguate e dare risposte ai bisogni dei cittadin*. Paolo Gandolfi in questi anni, ma ancora prima di diventare deputato, è stato una risorsa importante nel percorso di cambiamento verso un modello nuovo e più moderno di mobilità. E’ stato una risorsa perché la sua preparazione non si limita alla promozione dell’uso della “bicicletta”, ma la bicicletta si inserisce in una visione nuova delle città, dando quindi un contributo importante al dibattito sul cambiamento anche urbanistico, sociologico, ambientale e culturale delle nostre città.
#iostoconpaologandolfi, da parte mia e di FIAB Onlus, non è uno schierarsi con una parte politica, ma il riconoscere il valore di una persona che potrebbe dare ancora uno straordinario contributo alla politica, perché il cambiamento di modello di mobilità che auspichiamo possa procedere con l’urgenza che merita: ormai persino gran parte del mondo economico sostiene che occorre dare risposte urgenti al tema dei cambiamenti climatici, e una delle risposte urgenti è legata alla mobilità.
Lasciare andare una persona come Paolo Gandolfi significa perdere una risorsa di competenze “pronta”. Siamo certi (o almeno auspichiamo) ci saranno altri candidat* che si faranno carico delle tematiche di mobilità ciclistica, ma magari avranno bisogno di tempo per “formarsi”, o anche solo per capire quali le urgenze, e come muoversi al meglio in certi ambiti.
#iostoconpaologandolfi anche perché c’è stato un investimento da parte di tutti i cittadin*: ricordo che la macchina politico-amministrativa ha dei costi che sosteniamo tutti noi. Oggi che la persona è pronta, la accantoniamo per ricominciare ad investire su altri e a me, francamente, anche questo sembra uno spreco di denaro pubblico.