Il 28 Aprile FIAB e Salvaicicisti lanciano la prima Bicifestazione Nazionale, un evento che vuole essere una Festa in Bicicletta, ma anche un’Azione per promuovere Sicurezza, Salute, Socialità e Bellezza nelle nostre città.
Un’occasione sia per riportare l’attenzione su un nuovo Codice Strada, sia per creare solidarietà e coesione fra tutti le persone che vogliono città più a misura d’uomo.
E’ importante esserci, ma anche se impossibilitati è importante aderire, sia come singoli, sia come associazioni.
Salvaiciclisti Bologna sta provando a organizzare il pullman da Bologna a Roma per partecipare in giornata. 

Sarà un pullman normale, senza bici al seguito,che eventualmente si prenderanno a Roma con il Bike Sharing e con le ciclofficine.

Info pratiche:
– PARTENZA 08.00 da Piazza XX Settembre
– RITORNO: previsto per le ore 01.30 circa della domenica 29, stesso posto

– COSTO: circa 30 euro a persona per il viaggio A/R 

Dal momento che il pullman partirà solo con un numero minimo di adesioni, entro l’8 aprile è necessario compilare la richiesta a questo link: https://goo.gl/forms/XeOo6v7Hc4wa8iU93

Tutti i dettagli sulla Bicifestazione e sulle adesioni le potete trovare sul sito
Buona Pedalata a tutti!

 

I 10 punti della Bicifestazione 

Il manifesto si compone quindi di 10 punti che mettono insieme ideali e provvedimenti tecnici puntuali rivolti alle istituzioni italiane per trasformare l’Italia in un paese attento alle esigenze di chi pedala e di chi va a piedi.

  1. Vogliamo più trasporto pubblico. Nella legge di bilancio dello stato vogliamo che il fondo nazionale per il Tpl arrivi in tre anni a 5,5 miliardi di euro. Nei bilanci di comuni e regioni Regioni devono esserci contributi al fondo nazionale pari a 10 euro ad abitante per le Regioni e 50 centesimi ad abitante.
  2. Vogliamo più tram e metropolitane. Un piano nazionale decennale di investimenti finanziato dal governo per raddoppiare il chilometraggio delle reti di tram, metro o ferrovie metropolitane e migliorarne l’integrazione, con l’obbligo per le regioni e i comuni beneficiari di cofinanziare fino al 30% degli investimenti.
  3. Vogliamo l’intermodalità. Parcheggi bici e velostazioni alle fermate del Tpl e alle stazioni ferroviarie e vogliamo le bici sui mezzi pubblici come obbligo contrattuale nel contratto di servizio di RFI e per le aziende di esercizio dei servizi di trasporto.
  4. Vogliamo i piani della mobilità. I comuni facciano i piani urbani della mobilità e subordino le scelte urbanistiche alla disponibilità del trasporto pubblico e alla riduzione della dispersione insediativa, e che il Mit, le regioni e i comuni facciano i piani per la ciclabilità previsti dalla legge 2/2018. Vogliamo bike manager nei comuni, nelle città metropolitane, nelle regioni: vogliamo persone competenti e appassionate che si occupino di bicicletta dentro le istituzioni.
  5. Vogliamo città ciclabili. Lo stato, le regioni e i comuni finanzino stabilmente con 10 cent all’anno ad abitante la realizzazione di piste e corsie ciclabili, marciapiedi, zone 30, attraversamenti rialzati e illuminati, riduzione delle carreggiate stradali per favorire la circolazione in sicurezza di ciclisti, pedoni e disabili.
  6. Vogliamo la mobilità attiva e sostenibile a scuola. Percorsi sicuri per andare a scuola a piedi o in bici, incentivazione dei bicibus e pedibus (garantendo a entrambi gli opportuni finanziamenti che non li facciano dipendere dalla buona volontà dei singoli o dalla disponibilità di questo o quel bando), allontanamento del traffico dalle scuole, educazione alla mobilità attiva per gli studenti, introduzione della figura del mobility manager scolastico.
  7. Vogliamo la mobilità attiva e sostenibile nei luoghi di lavoro. Finanziamento del buono mobilità per premiare i lavoratori che fanno scelte sostenibili negli spostamenti e per attrezzare nelle aziende spazi protetti per le biciclette.
  8. Vogliamo la sosta in strada a pagamento. Ridurre lo spazio dedicato alla sosta nelle città per ridurre il traffico, recuperare spazio per disabili, pedoni, biciclette, trasporto pubblico, per la vita. Utilizzare i proventi per la mobilità sostenibile e abbattere le barriere architettoniche.
  9. Vogliamo i 30km all’ora in città. Una velocità massima di 30km/h necessaria a diminuire i morti sulle strade e modificare il Codice della Strada per permettere la realizzazione di tutti i presidi di sicurezza delle zone residenziali già in uso in tutta Europa.
  10. Vogliamo il rispetto delle regole di circolazione. Maggiori controlli e campagne per diminuire i comportamenti più pericolosi, tra cui l’eccesso di velocità, il sorpasso azzardato, la sosta su pedonali e ciclabili, l’uso degli smartphone.

Ad oggi (12 marzo 2018) sono più di 40 le associazioni che hanno aderito alla Bicifestazione e oltre 600 persone hanno già dichiarato la propria adesione all’evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/187727615289338/