“Ritorno ideale al Monte Sole, nell’ombra del Coronavirus” di Oriano Caranti

C’è nostalgia per a nostra montagna, per la sua gente, per le immagini che ci portiamo nella mente e nel cuore. Poco importa se non potremo salirci materialmente: ricordiamo le Querce che hanno memoria ed evocano le vicende delle persone e le azioni che su quel crinale sono state compiute.

Azioni terribili, tra le più addirittura sconvolgenti nella storia del nostro Paese. Dai ricordi emergono i volti dei bimbi travolti a Cerpiano, delle giovani donne massacrate con le creature in seno, delle anziane che reggevano l’economia famigliare, degli uomini, i patriarchi con le zappe e i badili pesanti per dissodare e frantumare le zolle argillose della collina.

E i Partigiani della Stella Rossa, il volto del “Lupo”, di Giovanni Rossi e di tutti i combattenti per la Liberazione. Assieme al postino Angelo Bertuzzi, anzi guidati dalla descrizione delle sue memorie, saremmo andati alla ricerca dei protagonisti di allora, di Vittoria Negri, Giovanni Calzolari, Clelia Rosa, Artemisia Gatti, Amerildo Armaroli, Luigi Massa, Leonardo Tiviroli, Mauro Musolesi, Giovanni Fornasini, Ubaldo Marchioni e di tanti altri. Saremmo passati dalla Steccola a San Martino, da Caprara a Cerpiano, dai casolari sparsi, ai fienili, alle stalle e alle chiese, come abbiamo fatto nelle nostre frequenti e  appassionate escursioni.

Il regista Diritti nel suo bel film sul Monte Sole ci fa vedere il bambino custodito e salvato che diviene “L’uomo che verrà” . Quel bambino e la sua generazione “sono venuti”, hanno ricostruito l’Italia, impostato l’Europa e permesso 75 anni di Pace, sostenuto le famiglie. Poi sono diventati “nonni” e con il loro impegno hanno permesso il lavoro delle giovani coppie e aiutato i piccoli a crescere.

Quella generazione è oggi particolarmente colpita dal Virus. E’ una strage di “vecchi”, che non si è vista neanche durante l’ultima guerra. Mentre risaliamo idealmente le pendici della collina, rivolgiamo un commosso pensiero alla nostra gente del Monte Sole e alle vittime di oggi.

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