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La ECF – di cui FIAB fa parte – ha pubblicato una guida per aiutare le città ad accedere ai fondi di recupero e resilienza del Recovery Fund. All’approssimarsi del 2021, anno che segna l’inizio del nuovo quadro finanziario pluriennale settennale dell’Unione europea, l’European Cyclists’ Federation ha pubblicato 27 guide, specifiche per ciascuno dei Paesi dell’Unione, per orientare le autorità locali e regionali ad utilizzare i Fondi strutturali dell’UE in ottica di sviluppo della mobilità ciclistica e del turismo in bicicletta. Tra queste anche quella per l’Italia.

«Come vicepresidente di ECF – ha commentato il presidente FIAB, Alessandro Tursi – sono orgoglioso di questa guida adattata alle situazione di ciascun paese membro. L’Italia – ha aggiunto – in questi mesi ha sorpreso l’Europa per come sta recuperando i suoi ritardi strutturali nella mobilità ciclistica, dalle reti ciclabili transitorie alle innovazioni normative, fino ai fondi per le ciclabili urbane. Anche il bonus bici italiano ha sorpreso: si è rivelato l’incentivo più consistente a livello europeo. Ora però dobbiamo saper attingere dal Recovery Fund per realizzare quelle infrastrutture ciclabili che richiedono più risorse. Invitiamo tutti gli amministratori a utilizzare questa guida per formulare le migliori richieste al Governo e quindi all’UE. Dobbiamo fare un salto di qualità per continuare a ridurre il divario. Possiamo e dobbiamo diventare paese guida nella riconversione bike friendly e nella redistribuzione dello spazio pubblico delle nostre città, per salvaguardare la salute collettiva e per far ripartire l’economia su basi più sostenibili e inclusive».

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